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Nel silenzio generale, come sempre, nei palazzi del potere romano si intensificano gli incontri per tessere la tela che condurrà alla costituzione della città unica con la fusione fra Cosenza, Rende e Castrolibero.
 
Tre comuni che, a parte i numeri dei residenti ufficiali,( 63.476 a Cosenza, 36.703 a Rende e 9.096 a Castrolibero - dati Istat al 31 maggio 2024 - totalizzando 109.275 residenti ) nei fatti non arrivano neanche a 90.000 abitanti effettivi ( in circa 20.000 i residenti sulla carta che lavorano e vivono altrove, i cosiddetti fuorisede) a riprova del continuo spopolamento, fenomeno che interessa tutta la Calabria.
 
Il referendum è solo a titolo consultivo e quindi non vincolante ma i tessitori della tela sono fiduciosi che lo stesso sarà favorevole all'unione delle tre municipalità.
 
Basta che le solite famiglie di centrodestra e di centrosinistra ( che a Cosenza è sempre stata una entità unica) adoperino tutti gli strumenti di controllo del consenso che gli hanno consentito e gli consentono un potere eterno da decenni e decenni.
 
Potere finanche tramandabile da padre in figlio come uno studio notarile, una farmacia o un titolo nobiliare.
 
Del resto la storia politica  stessa della città di Cosenza si identifica nella storia delle famiglie.
 
Ovviamente la carte del gioco si decidono a Roma e poi si attuano in loco.
 
Nei corridoi dei palazzi romani si vocifera che la probabile data del referendum possa cristallizzarsi nell'ultima settimana di novembre o nella prima settimana di dicembre.
 
A decidere la data è chiamato il Presidente della Regione, l'On. Roberto Occhiuto, che dovrà pronunciarsi entro il 30 ottobre prossimo, cioè entro i novanta giorni dalla pubblicazione del BURC n. 159  del 31.07.2024 dove è stato pubblicato il Provvedimento amministrativo per l'effettuazione del referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge di istituzione del nuovo comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero.
 
Con buona pace del centrosinistra la cabina di regia del tutto è saldamente in mano al centrodestra e la compagine del centrodestra è anche convinta di avere grandi possibilità di determinare l'elezione del primo sindaco del comune unico.
 
Ad onor del vero all'interno del centrodestra vi sono più ambizioni.
 
Basti citare la sola deputata della Lega, Simona Loizzo, che non ha mai perso occasione di candidarsi in ogni competizione elettorale da quando, nel 2020, scese nell'agone politico.
 
Ma ad avere più possibilità fra tutti è certamente il senatore Mario Occhiuto, fratello del Governatore Roberto Occhiuto. (nella foto di apertura il senatore e già sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, intento ad osservare un bel panorama della città dei Bruzi).
 
Il Governatore della Calabria, On. Roberto Occhiuto
 
Fratelli che rappresentano oggi senza ombra di dubbio alcuno la famiglia politica più potente della Calabria. 
 
Con buona pace della famiglia Gentile, un tempo la più potente, composta dall'ex consigliere regionale per ben 7 legislature ( record finora imbattuto), Pino Gentile, della figlia Katya Gentile, attualmente consigliere regionale della Lega, dall'ex sottosegretario Antonio Gentile e dal figlio Andrea Gentile, in attesa di rientrare alla Camera per il mese di ottobre - novembre, ambedue in Forza Italia.
 
L'On. Pino Gentile, l'ex sottosegretario Antonio Gentile, l'ex deputato Andrea Gentile e la consigliere regionale della Lega, katya Gentile
 
 
 
E nel novero delle famiglie politiche che pesano non si può non annoverare anche la famiglia Adamo con Nicola Adamo, esponente storico del vecchio Pci, oggi Pd e della consorte Enza Bruno Bossio, già deputata del Pd.
 
Nicola Adamo, già consigliere regionale Pd e Enza Bruno Bossio, già deputata Pd
 
 
Per quel che riguarda Castrolibero il cui sindaco, Orlandino Greco, che con il suo movimento si è federato con la Lega di Matteo Salvini, sarà interessante osservare quale posizione prenderà in merito.
 
Per il Comune di Rende, invece, si attendono gli eventi essendo ancora gestito dalla triade commissariale nominata in seguito allo scioglimento dell'assise comunale.
 
Certamente fra referendum ed elezioni se ne vedranno delle belle.
 
Ma certamente le solite famiglie determineranno l'elezione del sindaco e scriveranno le nuove pagine della politica cittadina per come è sempre stato e sempre sarà.
 
In eterno, Amen.
 
Redazione
 





Editoriale del Direttore