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Perché il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, non ha finora indetto il referendum sulla città unica di Cosenza?



E' una domanda a cui non si sa rispondere.

Il Consiglio regionale il 26 luglio scorso ha approvato a maggioranza il provvedimento amministrativo per la "Effettuazione del referendum consultivo obbligatorio" sulla proposta di legge di "Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero".
 

La legge è stata poi pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria ( B.U.R.C.) n. 159 del 31.07.2024.
 
La stessa prevede che entro novanta giorni  ( quindi entro il 29 ottobre prossimo) il presidente indica il referendum.

Non è chiaro se ciò significhi che il referendum vada svolto entro i novanta giorni dalla pubblicazione, quindi entro il 29 ottobre, oppure se il Governatore Occhiuto ha novanta giorni di tempo per indirlo in una data successiva.

Ma certo è che mentre la politica si azzuffa tra favorevoli e contrari chi deve far votare i cittadini ancora non lo ha fatto.

E nessuno, né maggioranza, né opposizione, ha chiesto un perché.

L'ennesima anomalia di una Calabria sempre più silente.
 
E non sono in pochi a Cosenza che a volersi candidare a Sindaco della Grande Cosenza per il centrodestra sia il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto, anche se lo stesso ovviamente non perde occasione per smentire tale ipotesi.
 
(nella foto di apertura il Senatore Mario Occhiuto con il fratello Roberto Occhiuto, Governatore della Calabria)
 
E spesso in politica le smentite equivalgono esattamente il contrario di quanto si smentisce.

Redazione

Editoriale del Direttore