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Nicola Gratteri è il nuovo Capo della Procura della Repubblica di Napoli, l'ufficio inquirente più grande d'Italia. 

 
Via libera alla nomina di Gratteri dal plenum del Consiglio superiore della Magistratura, riunito per vagliare decidere il nuovo capo della Procura partenopea dopo la reggenza del Procuratore Aggiunto Vicario Rosa Volpe, resasi necessaria nel 2022, quando Giovanni Melillo fu nominato Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.

Nicola Gratteri, classe 1958, calabrese di Gerace (Reggio Calabria), è stato per 8 anni (il massimo consentito dalla legge) procuratore di Catanzaro. Già al primo vaglio, in Quinta commissione per gli Incarichi direttivi, ebbe parere favorevole per la nomina. Oggi, la nomina con 19 preferenze (5 voti sono andati a Giuseppe Amato, procuratore di Bologna, 8 preferenze a Rosa Volpe, fino ad oggi facente funzioni a Napoli).
 
Il Procuratore Nicola Gratteri in uno dei suoi tanti incontri cul tema della lotta alle mafie
 
Nel corso del plenum il Csm ha anche votato Pasquale Liccardo all'unanimità nuovo presidente del Tribunale di Bologna.

Da anni ormai Nicola Gratteri è considerato uno dei magistrati più in vista nella lotta alle organizzazioni criminali: il suo impegno contro la ndrangheta e nella caccia ai capitali provento di attività illegali e poi riciclati in attività "pulite" è testimoniato da decine di inchieste con centinaia di arresti e imputati alla sbarra e condannati.

Il suo compito a Napoli sarà continuare a dare impulso alle indagini anti-camorra, in particolare stanare quei gruppi emergenti e quelli storici che nel corso degli ultimi anni sono stati in grado di capitalizzare la crisi Covid e financo il boom turistico partenopeo, riciclando i soldi della droga in attività lecite con ampio uso di prestanome.

Fonte: "Fanpage.it"

Editoriale del Direttore