Header Blog Banner (2)

Ha destato grande clamore la clamorosa uscita in Parlamento del deputato bergamasco, Cristian Invernizzi, che è anche segretario regionale della Lega in Calabria. Non è la prima volta che il deputato Invernizzi desta stupore con i suoi interventi alla Camera ed in questo caso si è trattato di un chiaro sfottò nei confronti della legge contro l'omofobia. Nell'introduzione del suo intervento ha dichiarato "Grazie presidente, onorevoli colleghi e onorevoli colleghe, in ossequio alla recentemente approvata legge Zan permettetemi di salutare anche le onorevole colleghe che si sentono colleghi, gli onorevoli colleghi che si sentono colleghe, e gli onorevoli “collegh” che non hanno ancora maturato una chiara identità sessuale". Per un deputato della Lega seguace per anni di Umberto Bossi, feroce antimeridionalista e nato nel "celodurismo" della Lega dei machi è perfettamente comprensibile e non poteva essere altrimenti. Sorge solo una domanda spontanea, cosa penserà di tale atteggiamento il Presidente f.f., Nino Spirlì, anche lui leghista ma dichiaratamente omosessuale, per come lo stesso Spirlì non perde occasione di dichiarare. Certamente coraggiosa la sincerità del Presidente f.f. Spirlì, meno comprensibile l'atteggiamento alquanto retrogrado del deputato bergamasco. Inoltre nell'ambito del Parlamento in  molti si saranno risentiti essendo numerosi i parlamentari che, chi dichiaratamente e chi no, vivono per come è giusto che sia la loro sessualità. Non è un mistero che la lobby gay in Parlamento sia da tempo la più forte in assoluto.
(nella foto Umberto Bossi con Cristian Invernizzi)
Redazione

Editoriale del Direttore