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Le liste per le prossime regionali dovranno essere presentate entro le ore 12 del 15 gennaio. Mancano poche settimane ed il centrosinistra è in notevole ritardo nel prepararsi all'appuntamento elettorale. L'unica strada possibile è quella di una larga intesa che comprenda il Movimento 5 Stelle ed anche le liste civiche. Questo l'obiettivo da perseguire per poter competere con il centrodestra. Ed è su questo che si è pronunciato il commissario regionale del partito, Stefano Graziano, sottolineando la necessità di costruire una grande alleanza. Molto facile a dirsi ma molto difficile a farsi. Si riuscirà a mettere insieme il Pd con il Movimento 5 Stelle oltre ad espressioni credibili e veritiere del civismo? Ed il civismo alleato con il Pd sarà ancora tale o si ridurrà ad essere un alleato di una parte politica che ha comunque le sue responsabilità nel degrado della terra di Calabria?. Sono interrogativi ai quali è molto difficile dare delle risposte. Già nelle passate elezioni l'esperienza dell'imprenditore Pippo Callipo, proveniente dalla società civile, non solo è stata deludente sul piano elettorale ma si è concretizzata in un clamoroso fallimento considerato che lo stesso Callipo si è addirittura dimesso da consigliere regionale tradendo platealmente la fiducia che un 30% di elettori gli avevano comunque concesso. Probabilmente il Movimento 5 Stelle stringerà un'alleanza con il Pd, per come vuole anche il vertice romano dei grillini, nonostante una parte consistente dei parlamentari eletti in Calabria non vorrebbe alcuna intesa con il Pd calabrese. Una situazione difficile da risolvere nel poco tempo disponibile. Altrimenti non rimarrà altro al Pd che candidare il suo giovane consigliere regionale Nicola Irto oppure il deputato Antonio Viscomi mentre perde quota la candidatura di Marco Minniti, in realtà mai esistita avendo da tempo immemore lo stesso Minniti tagliato i ponti con la Calabria e i calabresi. Anche nell'eventualità di concedere la candidatura ad un esponente del Movimento 5 Stelle fra i grillini calabresi non vi è nessun "nome pesante" essendo la deputazione grillina con ben 18 parlamentari l'esperienza politica più fallimentare che la storia della politica calabrese abbia mai registrato. Una flotta di parlamentari che dal marzo 2018 ad oggi sembra essere fantasma e dei quali gran parte dei calabresi non conoscono neanche i nomi, tranne in qualche sporadico caso come il senatore Nicola Morra per il suo ruolo di Presidente dell'Antimafia o l'Europarlamentare Laura Ferrara, gli unici due nomi possibili. In tale contesto e scenario, ovviamente, il centrodestra parte favorito e non per nulla il centrodestra ha fatto di tutto per abbreviare i tempi ed arrivare alle elezioni il prima possibile.

Redazione
 

Editoriale del Direttore