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Iniziano, seppur in grande ritardo e a soli 42 giorni dalla scadenza della presentazione delle liste, gli incontri del partito per avviare la discussione sulle prossime regionali. Discussione che interessa le eventuali alleanze con particolare riguardo al Movimento 5 Stelle e il possibile incontro con liste civiche oltre al nome da indicare quale candidato alla Presidenza e, per ultimo, la composizione delle liste. Ben pochi i giorni a disposizione per un lavoro certamente complesso e reso ancora più difficile per il perdurare di uno stato di litigiosità perenne che oramai distingue il Pd calabrese da anni. Lo conferma il fatto che, nonostante i risultati deludenti finora espressi, il partito è ancora commissariato dall'ex consigliere regionale, non rieletto nelle scorse elezioni in Campania, Stefano Graziano come ancora è anche commissariata persino la federazione provinciale di Cosenza con Franco Niccoli. In un clima di questo genere si cercherà comunque di giungere ad un risultato soddisfacente. Ovviamente il centrodestra ha colto la palla al balzo per fare in modo di votare il prima possibile ben conoscendo le difficoltà in cui versa il centrosinistra. In un noto albergo di Gizzeria si è tenuto, quindi, il primo incontro con la presenza del Commissario regionale, di numerosi consiglieri regionali, alcuni in presenza ed altri in videoconferenza, Fra questi Nicola Irto, Domenico Bevacqua, Carlo Guccione, Libero Notarangelo, Luigi Tassone. In videoconferenza anche il deputato Antonio Viscomi. Presenti, fra gli altri, il Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, che è anche commissario della Federazione di Crotone ed il già citato commissario provinciale della federazione di Cosenza, Franco Niccoli. Assente la deputata Enza Bruno Bossio che non è stata invitata all'incontro ma nonostante ciò la stessa deputata si è detta disponibile a stemperare il clima divisivo e raggiungere una auspicata unità. Si è discusso di eventuali alleanze anche se alla fine saranno le stanze romane a dire l'ultima parola. Ma si è ribadita l'esigenza di un candidato "politico", quindi un nome spendibile fra i tre nominativi che circolano da qualche tempo. Quello altisonante dell'ex Ministro Marco Minnniti che difficilmente accetterà di invischiarsi in storie calabresi, il nome del giovane consigliere regionale Nicola Irto e del deputato Antonio Viscomi. Porre un candidato "politico" quale condizione esclusiva pone un grande limite alle possibilità di alleanza con il Movimento 5 Stelle e preclude qualsiasi alleanze con forze civiche. Alla fine tutto questo ritardo, queste divisioni che sono state sempre il dramma storico della sinistra finiranno per agevolare la vittoria del centrodestra. Soprattutto se l'eventuale fronte civico non sarà in grado di unirsi e di esprimere un solo candidato. Contro tutto ciò pesano molto i pochi giorni a disposizione, le vacanze natalizie e la Pandemia che in Calabria galoppa senza freni. In tale scenario tutto è maledettamente più complicato. Ci si avvia verso una campagna elettorale che sarà diversa da tutte le altre in un periodo difficile e convulso.

Redazione


Editoriale del Direttore