Al mitico appuntamento delle legioni leghiste a Pontida, fra le quali molte provenienti anche da regioni meridionali, il sabato, come di prassi, è dedicato ai giovani del partito di
Matteo Salvini.
E non hanno fatto nulla per nascondere il loro pensiero e per lanciare slogan che riflettono la vera anima padana delle Lega in una appuntamento, quello di quest'anno, dove la corsa di essere più a destra di tutti e soprattutto di Fratelli d'Italia e di Giorgia Meloni è il "liet motiv" del raduno sul sacro pratone.
Ha destato molto scalpore, e non poteva essere altrimenti, lo striscione sostenuto da numerosi giovani leghisti nel quale si condensa un forte attacco diretto e senza giri di parole, in perfetto stile del verbo leghista, ad Antonio Tajani nella sua tripla veste di Vicepremier, Ministro degli Esteri e segretario nazionale di Forza Italia.
Sullo striscione si legge la scritta molto eloquente 'Ius scholae in vista, Tajani scafista?'. E allo striscione si aggiungeva il tipico coro "Tajani, Tajani, Vaff..." che, in genere, si aggiunge agli striscioni di protesta.
Se fosse stato indirizzato a chiunque altro non avrebbe suscitato alcun problema considerando l'anima guerriera leghista ma il problema politico si pone con il fatto che Forza Italia è un partito di governo alleato con la Lega e con Fratelli d'Italia e che rappresenta quel poco di centro in un Governo oramai di destra - destra che più destra non si può.
Umberto Bossi e l'attuale Ministro Roberto Calderoli in una Pontida degli anni '90 con il Ministro Calderoli che in modo molto eloquente si rivolgeva ai meridionali
A stretto giro di posta è giunta la risposta di Forza Italia.
"Le dichiarazioni che giungono da Pontida, ottusamente ingiuriose nei riguardi del nostro segretario nazionale Antonio Tajani, provengono evidentemente da ignoranti, perché evidentemente ignorano il contenuto della proposta di Forza Italia sullo 'Ius Italiae' e intervengono scompostamente con slogan volgari e frasi fatte di miserabile livello". Afferma con decisione Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia e il capogruppo azzurro al Senato, notoriamente legato a filo doppio e fedelissimo di Antonio Tajani.
Anche Maurizio Gasparri, cresciuto politicamente nella destra e oggi di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Se così fosse, sono certo che la la dirigenza della Lega - una volta lette - prenderà le distanze da tali inqualificabili parole e non farà mancare il leale sostegno al segretario Tajani".
A tal punto non poteva mancare una presa di posizione su quanto accaduto da parte del "Capitano", Matteo Salvini.
"Quei ragazzi sono 4 o 5 scemi, chiedo scusa a nome loro. Tajani è un alleato, ogni alleato è un amico".
Ovviamente nessuna scusa per aver incitato alla "secessione", battaglia storica per la quale nacque la stessa Lega nel 1987, ben 37 anni fa, con il fondatore, il "senatur" Umberto Bossi.
Secessione che si realizzerà nei fatti, quando, sarà posto in partica la variegata articolazione di tante competenze che dallo Stato passeranno alle Regioni con la legge approvata in Parlamento dell'Autonomia Differenziata
E nessun luogo è più simbolico e più importante del cacro Pratone di Pontida per chi ha sognato per ben 37 anni la mitica e desideratissima "Secessione".
Chissà cosa ne pensano anche su questo i tanti calabri leghisti presenti al raduno 2024 della Lega.
Redazione