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Ad esultare per la velocità con la quale cammina la riforma tanto voluta e desiderata dalla Lega, L'Autonomia Differenziata, è il nuovo astro nascente della Lega, il giovanissimo Alberto Stefani, deputato già alla seconda legislatura nonostante i suoi giovanissimi 31 anni, vice segretario nazionale e potentissimo Segretario regionale del Carroccio in Veneto.

Ma Alberto Stefani è anche presidente della commissione bicamerale sul federalismo fiscale, delfino fedelissimo ( sarebbe strano il contrario considerata la carriera velocissima) e designato erede del Segretario Matteo Salvini, quando, fra almeno un trentennio, lo stesso Salvini oramai ultraottantenne, forse, lascerà la guida della Lega.

(nella foto di apertura il deputato Alberto Stefani, 31 anni, con Matteo Salvini, 51 anni)


Alberto Stefani rilasciando delle dichiarazioni al seguitissimo quotidiano on - line "affaritialiani.it" ha sostenuto che "L'autonomia prosegue il suo percorso. Il 3 ottobre, come è stato annunciato dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e dal ministro per le riforme, Roberto Calderoli, ci sarà il primo tavolo ufficiale per il percorso di devoluzione delle materie non riferibili ai Lep (livelli essenziali delle prestazioni).

Quindi è una grande prima pietra sull'attuazione dell'autonomia". ,

"Il CLEP ( Commissione di Studio per i LEP presieduta dal noto giurista Sabino Cassese )  e la Commissione Standard stanno continuando il loro lavoro per l'istruttoria dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, che poi saranno definiti con il coinvolgimento del Parlamento e che sono degli standard minimi sotto i quali lo Stato non potrà andare e in questo modo saranno garanzia dei diritti per tutto il Paese".

"Per quanto riguarda il Veneto - sottolinea Stefani - è la regione che è stata apripista di questo percorso istituzionale e ovviamente ne siamo assolutamente orgogliosi". 

"Questo ci carica di responsabilità sotto diversi profili perché vogliamo dimostrare - conclude il giovane pupillo di Matteo Salvini - che l'efficienza amministrativa, e siamo sicuri che questo avvenga, il decentramento, la sussidiarietà e la vicinanza del decisore al popolo e ai cittadini garantirà una migliore efficienza dei servizi, una migliore efficacia amministrativa e una migliore capacità della politica di poter intervenire su quelli che sono i bisogni dei cittadini del Veneto".

I fratelli Mario e Roberto Occhiuto

Chissà come saranno felici e soddisfatti i deputati e senatori eletti in Calabria nel centrodestra che hanno votato a favore dell'Autonomia Differenziata ed in particolar modo il Senatore Mario Occhiuto ( fratello del Governatore della Calabria Roberto Occhiuto), addirittura relatore in Senato per Forza Italia per la legge che divide ancor più l'Italia in due.

La stessa legge per l'abolizione della quale tramite referendum sono state raccolte 1.291.000 firme e, fra queste, ben 100.000 in Calabria.

Referendum sul quale si attende l'ammissibilità o meno da parte della Consulta per il mese di gennaio 2025.

Redazione


Editoriale del Direttore