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“C'è un modo diverso, molto più incisivo e virile, per mostrare vero dissenso nei confronti dell’autonomia differenziata. Autosospendersi dal proprio partito che, insieme agli altri, ha generato questo mostro".

"Consiglio questo ai ‘nostri’ rappresentanti politici e istituzionali che, post mortem, piangono lacrime da coccodrillo. Uscite dal vostro partito. Vale per sindaci, presidente dei sindaci, consiglieri e assessori regionali, parlamentari e perché no, anche per ilpresidente della Regione. Siete davvero contro questo disegno di legge? Dimostratelo per davvero, altrimenti, francamente, il sospetto della protesta di facciata prende inevitabilmente il sopravvento...”.

Così, in una nota, Filomena Greco, già sindaco di Cariati per due mandati e candidata al Parlamento europeo con la lista "Stati Uniti d'Europa".

Candidatura premiata con un notevole successo personale considerando che Filomena Greco ha ottenuto ben 24.414 voto in una lista che, a livello nazionale, non ha superato il quorum.

 

“Questi sindaci e politici di Calabria che oggi ‘piangono’ e protestano - continua Filomena Greco - sono gli stessi che due settimane fa hanno chiesto e ottenuto voti in giro per i partiti protagonisti dell’autonomia differenziata. Non basta una nota di dissenso, uscire dall’Aula al momento del voto o persino sventolare la bandiera della Calabria, immaginando che qui si abbia tutti l’anello al naso. Ognuno dei nostri rappresentanti di Calabria ha giocato e sta giocando una partita solo di tornaconto personale in questa faccenda".

"Che è grave e drammatica per i calabresi e occorre avere il coraggio di dire la verità fino in fondo. Chi ha chiesto voti in giro per la Calabria ha spiegato ai sindaci che tra qualche mese i loro municipi saranno prossimi al dissesto? È stato detto loro che per alcune materie il decreto Calderoli è operativo sin da subito e si tradurrà in minori trasferimenti di risorse dello Stato? Ci si è resi conto che giocando con la pelle dei calabresi e dei meridionali pur di conquistare qualche scheda elettorale si è di fatto svenduto il Sud agli interessi egoistici del grande Nord?”.

“Il presidente Roberto Occhiuto non è stato né leale né benevolo con la sua gente. Ha prima approvato da presidente di Regione la proposta di legge nella Conferenza Stato Regioni, poi ha chiesto voti per il suo partito protagonista tra gli altri dello scempio e oggi vorrebbe persino capitanare una specie di inguardabile rivolta.

No, caro Occhiuto - conclude Filomena Greco -. Proprio tutto non si può avere e non può essere concesso. Ha scelto una strada, quella degli interessi del grande Nord. I calabresi non sono ingenui, hanno capito. Sapranno per cosa ricordarla”.

Redazione

 


Editoriale del Direttore