Che l Calabria sia poco propensa al voto d'opinione è tesi consolidata ma questo accade ancor più nei partiti strutturati e con tanti esponenti nelle istituzioni.
E' il caso della Lega che oramai in Calabria è un partito uguale agli altri e ben radicato con sei consiglieri regionali, due deputati, un Senatore, un assessore regionale, tanti consiglieri comunali e sindaci e tanti alla presidenza di enti di sottogoverno.
Con una simile flotta di leghisti nelle istituzioni il risultato elettorale del 9,2% ( 59.062 voti) la allinea perfettamente al risultato nazionale del 9%.
Con una grande differenza. A consentire alla Lega di aver superato, anche se solo del 0,3%, il risultato delle politiche del 2022 è stato senza dubbio l'apporto del candidato indipendente, il Generale Roberto Vannacci, di ben 536.000.
Senza il Generale Vannacci la Lega sarebbe sprofondata al 6%.
Ma questo vale come risultato nazionale. In Calabria, invece, l'apporto dei voti del Generale Vannacci è stato irrisiorio con soli 8.808 voti.
Infatti la Calabria è la regione dove il Generale Vannacci ha preso meno voti.
Ma la spiegazione è molto semplice. Il voto di opinione nella Lega non esiste più.
E' solo la somma dei voti dei dirigenti politici del partito. I voti portati dal Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, dalla deputata Simona Loizzo che si sono candidati e dagli altri rappresentanti istituzionali.
In un partito che oramai si avvia ad essere un partito del Sud che gode di voti amicali tipici del voto meridionale.
Basti pensare che nel Veneto a conduzione leghista con Luca Zaia la Lega ha preso l 13% e in Calabria il 9,2%.
Alle prossime la Calabria supererà il Veneto.
Redazione