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Sono finiti i tempi in cui la Lega sbancava nelle urne delle ricche regioni del Nord come il Veneto, il Piemonte e la lombardia, la patria dei "lumbard".

Nelle elezioni Europee appena trascorse la Lega ha racimolato il 13% nel ricchissimo Veneto guidato dal leghista Doc, Luca Zaia, nella patria del "Lumbard" guidata dal leghista Attilio Fontana il 13,1% e nel laborioso Piemonte il 10,3%.

Percentuali che si avvicinano molto al 9,2% preso nel profondo Sud della Calabria.

A parte il fatto che se non coi fossero stati i 536.000 voti del candidato indipendente, Generale Roberto Vannacci,  la Lega avrebbe preso il 6%, il risultato ufficiale è del 9%, con un 0,3% in più delle politiche del 2022.

Percentuale che consentirà a Matteo Salvini di rimanere al suo posto da Capitano della Lega anche se adesso si profila l'avanzarsi del "Generale" Vannacci e come tutti sanno il grado di Generale è molto più importante di quello di "Capitano".

Matteo Salvini "Il Capitano" e Roberto Vannacci "Il Generale"

Quindi per molti opinionisti e studiosi dei flussi elettorali oramai la Lega si è completamente sdoganata dallessere un partito del Nord e si avvia, anzi, a divenire un partito del Sud.

Anche se Matteo Salvini non molla di un centimetro sul sogno irrealizzato di Bossi, quello dell'Autonomia Differenziata che nei fatti sarà una vera secessione votata, ovviamente, anche dai deputati e senatori eletti nel Sud.

Un partito meridionalista che ha proceduto e procede senza sosta ad una campagna acquisti continua.

Tanti i politici di lungo corso che hanno aderito alla Lega.

Basti citare solo l'esempio eclatante dell'ex consigliere regionale della Calabria, Pino Gentile, per ben 50 anni in politica dal 1970 al 2020 e con ben sette legislature regionali dal 1985 al 2020.

Ma al nome di Pino Gentile si sommano tantissimi altri politici di lungo corso che nel Sud hanno aderito alla Lega.

E nonostante tale campagna acquisti se non vi fosse stata la mano salvifica di Roberto Vannacci la Lega sarebbe sprofondata al 6%.

La Lega del rinnovamento prese nel 2019 il 34,5%.

La Lega della campagna acquisti che ha distrutto e disintegrato il voto d'opinione è oggi al 9% solo per merito del Generale Vannacci.

E su tali basi si giustifica la nota di Umberto Bossi che si è sentito tradito da Matteo Salvini.

Il fondatore della Lega ha ragione.

Quella di oggi non è più la sua Lega.

Probabilmente Salvini che non ammette alcuna critica lo espellerà come ha sempre espulso chi ne criticava l'operato politico da uomo solo al comando.

Oggi con Vannacci ha salvato la sua oramai eterna segreteria che detiene interrottamente dal 2013.

In futuro chissà.

E chissà se arriverà il giorno in cui la Lega celebrerà un vero congresso dando voce alla base.

Chi vivrà vedrà.

Redazione

 

 


Editoriale del Direttore