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Claudio Durigon, senatore leghista e sottosegretario al lavoro, si è molto impegnato nel far crescere la Lega in Calabria e punta ad un risultato importante per il prossimo 8 e 9 giugno, quando gli elettori voteranno per il nuovo Parlamento Europeo.

Claudio Durigon mira a superare la doppia cifra e considerando che la Lega alle politiche del 2022 ha preso in Calabria il 5,7% con circa 41.000 voti, superare la doppia cifra equivale quasi  a raddoppiare i voti presi nel 2022.

Sono lontani i tempi di quando la Lega e coloro i quali vi entrarono per primi in Calabria puntavano alla costruzione di un partito nuovo lontano dall'obiettivo di riciclare politici consumati e cambiacasacca.

I leghisti della prima ora si opposero strenuamente alla continua richiesta di numerosi professionisti della politica che già allora volevano entrare nella Lega.

Inutile dire che persero la battaglia e con commissariamenti e discutibili scelte vennero annientati.

Pagando un prezzo altissimo che pagano tutti colori quali credono nella politica e rifiutano altre strade che, invece, in Calabria sono sempre state le strade maestre per giungere al potere attraverso la politica.

E con la ventata nella novità politica che inizialmente la Lega ben rappresentava nelle Europee del 2019 in Calabria, interpretando la novità e il desiderio di cambiamento, la Lega prese ben 164.915 voti, il 22,6%.

E nel 2019 non vi era quasi nessuno nella Lega in Calabria di quelli che oggi troneggiano nel partito di Salvini che poi sono quelli che negli anni passati disprezzavano ferocemente la Lega e lo stesso Salvini.

E non è detto che qualcuno un giorno possa scrivere la vera storia della Lega in Calabria sin dal 2014, quando Salvini sbarcò in Calabria appena eletto alla segreteria nazionale della Lega nord nel dicembre 2013, costituendo il Movimento "Noi con Salvini".

Infatti il passaggio da partito con voti d'opinione a partito di gestione del potere è stato duramente pagato in Calabria con un misero 5,7% presso alle politiche nel 2022, dopo solo tre anni dal boom registrato alle Europee.

L'aver scelto la linea dell'aprire le porte ai professionisti della politica azzera ovviamente i voti d'opinione che la Lega ha volutamente cancellato.

Ma nonostante ciò evidentemente Claudio Durigon affida ai nuovi ingressi una potenzialità di voti molto alta.

I nuovi ingressi dallo stesso Durigon molto caldeggiati si riassumono nella consigliera regionale Katya Gentile, eletta nel 2021 con Forza Italia ed oggi nella Lega, al consigliere regionale Giuseppe Mattiani eletto nelle ultime regionali in Forza italia ed oggi anche lui folgorato sulla via del leghismo e all'ex consigliere regionale Orlandino Greco, oggi Sindaco di Catrolibero, che con il suo movimento federalista e meridionalista "Italia del Meridione" ha siglato un patto collaborativo con la Lega.

L'On. Pino Gentile con la figlia, Katya Gentile, consigliera regionale della Lega

Non vi è dubbio che i personaggi politici citati porteranno un contributo alla Lega ma non è detto che tutti gli elettori che li hanno votati in condizioni oggettivamente diverse passeranno in blocco verso la Lega.

Passaggi così netti certamente saranno accompagnati dal pedaggio della perdita di una parte delle'elettorato.

Sarà interessante poter valutare, anche se non sarà facile, quale sarà l'apporto concreto che potrà dare alla Lega un personaggio politico dalla storia di Pino Gentile, papà della consigliera Katya Gentile, anche lui alla veneranda età di 80 anni, divenuto leghista e fans di Alberto di Giussano.

Un passaggio non facile per un personaggio politico che per ben mezzo secolo, esattamente dal 1970, quando a soli 26 anni venne eletto nel consiglio comunale di Cosenza, che nel 1982 è stato Sindaco socialista di Cosenza e dal 1985 al 2020 , per ben sette legislature e 35 anni, ha calcato le poltrone della Regione Calabria.

Una storia di mezzo secolo nel Psi e in Forza italia e oggi approdata alla lega di Salvini.

Una sfida non da poco giungere alla doppia cifra anche e soprattutto per i candidati calabresi nella lista della Lega, la deputata Simona Loizzo ed il Presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso che,in questa tornata elettorale, si giocano gran parte della loro futura carriera politica.

Oramai mancano pochi giorni all'8 e 9 giugno.

Dall'esito elettorale si potrà capire se i generali passati nella Lega hanno avuto la capacità di portarsi dietro i loro eserciti o se sono divenuti generali senza esercito.

Oltre al fatto che i generali portano le truppe, a dire il vero sempre più risicate, ma allontanano di mille miglia i potenziali voti d'opinione, anche questi, come già detto, nella Lega in via di estinzione.

Un test non da poco che coloro i quali seguono le vicende politiche calabresi, sempre più complicate, attendono con impazienza.

Redazione


Editoriale del Direttore