Con la candidatura di Giorgia Meloni alle elezioni Europee è entrata nel vivo la campagna elettorale per le elezioni europee.
A differenza delle altre, queste elezioni sembrano particolarmente sentite, almeno tra gli addetti ai lavori. Bisognerà vedere se altrettanto interesse mostreranno gli elettori recandosi alle urne.
Fratelli d’Italia sarà, sondaggi alla mano, il partito più votato. Il dubbio è se supererà la soglia del 30%. Si contendono il secondo posto Forza Italia e la Lega, quest’ultima già alle prese con un difficile contrasto interno aggravato dalla candidatura del Gen. Vannacci che ha visto un forte disappunto tra il quadro dirigente del profondo Nord.
Fratelli d’Italia sarà, sondaggi alla mano, il partito più votato. Il dubbio è se supererà la soglia del 30%. Si contendono il secondo posto Forza Italia e la Lega, quest’ultima già alle prese con un difficile contrasto interno aggravato dalla candidatura del Gen. Vannacci che ha visto un forte disappunto tra il quadro dirigente del profondo Nord.
A beneficiare di tali dissidi dovrebbe essere Forza Italia, che facilmente potrebbe conquistare il secondo posto ottenendo un modesto 10%, grazie alla roccaforte del Sud, in primis Campania e Calabria e il rientro di storici dirigenti al Nord quali Letizia Moratti, Gabriele Albertini e Roberto Formigoni.
Dall’altro lato il PD, il quale si contende la leadership del centro sinistra con il M5s.
Dall’altro lato il PD, il quale si contende la leadership del centro sinistra con il M5s.
La strategia è quella di puntare su alcuni capolista nelle diverse circoscrizioni provenienti dalla c.d. società civile, ovvero Lucia Annunziata, Cecilia Strada e Marco Tarquinio.
Questi candidati, insieme ad alcuni Sindaci quali Decaro, Ricci e Gori, dovrebbero consentire al PD di prevalere nella sfida interna. Le urne diranno. Il M5s, da fiero erede della questione morale di berlingueriana memoria, proverà il colpaccio di prendere un voto in più del PD. Il sogno di Conte, neanche tanto nascosto, è quello di tornare a Palazzo Chigi.
In salsa calabra, le elezioni europee saranno un momento di verifica per i partiti, soprattutto per quelli di centro destra che governano la Regione.
In salsa calabra, le elezioni europee saranno un momento di verifica per i partiti, soprattutto per quelli di centro destra che governano la Regione.
La Forza Italia di Occhiuto cercherà di confermare i buoni risultati ottenuti alle elezioni politiche e di confermare il primato nel centro destra calabrese.
Sfida difficile considerata la presenza, appunto, di “Giorgia” nella competizione elettorale. Vuoi o non vuoi il Presidente del Consiglio (o la Presidente del Consiglio?) ha sempre un certo peso nell’elettorato.
E cosa succederà se a prevalere dovesse essere proprio Fratelli d’Italia?
Rivendicheranno la leadership regionale di fatto ipotecando la giunta Occhiuto e quindi il destino del suo Presidente o si limiteranno ad un classico rimpastino di metà legislatura?
E’ più facile pensare che, forti di un bottino elettorale, pretenderanno la guida della Regione tramite un loro (o una loro) dirigente autorevole.
Quindi a cascata potrebbero subire dei contraccolpi tutti i dossier più cari al Governatore, tra cui quello della città unica.
A proposito, sarà da monitorare il risultato che i partiti di centro destra avranno nella città di Rende.
A proposito, sarà da monitorare il risultato che i partiti di centro destra avranno nella città di Rende.
Se questi non confermeranno i voti che abitualmente sono abituati a prendere nella città d’oltre Campagnano, tale risultato potrebbe suonare come un campanello d’allarme per i dirigenti politici del centro destra che a quel punto, dovranno fermarsi per capire che la base è fortemente in disaccordo sul progetto di città unica tanto cara ai fratelli Occhiuto.
Vedremo a tal proposito come si comporterà il Comitato civico che sta portando avanti la battaglia per il NO.
Ercole Consalvi
Ercole Consalvi