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Si è chiuso con grande entusiasmo il primo congresso di Forza Italia dell'epoca post - Berlusconi.  Alla presenza di oltre 1300 delegati provenienti da tutte le regioni  Antonio Tajani è stato acclamato alla segreteria del partito. 

 
Con lui nominati per acclamazione i quattro vice, Roberto Occhiuto, Deborah Bergamini, Stefano Benigni e Alberto Cirio.
 
Essendo stati eletti per acclamazione il ruolo di vicesegretario vicario sarà svolto dalla deputata Deborah Bergamini per motivi anagrafici, essendo con i suoi 56 anni ( solo due anni in più di Roberto Occhiuto, Governatore della Calabria), la più anziana dei quattro. Deputata alla sua quarta legislatura siede alla Camera dal 2008.
 
On. Deborah Bergamini, vicesegretaria Forza Italia
 
Mentre Renato Schifani è stato proclamato presidente del consiglio nazionale del partito.

Il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ha sperato sino all'ultimo che almeno per la nomina del vicesegretario vicario si passasse la palla al voto dei delegati che giunti da tutt'Italia speravano in una partecipazione diretta al congresso.

Ma non è stato così. Alla fine in perfetto stile berlusconiano si è deciso tutto dall'alto non concedendo alcuna possibilità di voto ai delegati.

Il Governatore Occhiuto ha proposto la votazione ma ha dimenticato che in Forza Italia nei suoi 30 anni di vita non ha mai concesso alcun diritto di parola ai militanti o agli iscritti.
 
Probabilmente il Governatore Occhiuto, da vecchia volpe e da professionista della politica ( a soli 30 anni era già consigliere regionale e da ben 24 anni riveste ruoli politici importanti) era convinto che con la votazione dei delegati avrebbe stravinto e molto probabilmente non era solo una convinzione ma un dato di fatto.

Erano stati montati anche i seggi con tanto di urne per far esprimere i delegati ma, alla fine, l'assemblea ha deciso di eleggere anche i vicesegretari per acclamazione come quando vi era Silvio Berlusconi che decideva tutto lui e poi si passava alle acclamazioni di facciata.

Addirittura la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, un tempo la fidatissima plenipotenziaria di Silvio Berlusconi, ed oggi una figura marginale nel partito, ha affermato che "forse almeno per i vicesegretari si sarebbe potuto votare, anche per dare un riconoscimento a chi da tutta Italia è venuto a Roma per il congresso"

Vi è anche chi sostiene nell'anonimato che una vittoria sui voti da parte del Governatore Occhiuto per il ruolo di vicesegretario vicario avrebbe di fatto aperto dal giorno dopo la scalata dello stesso Roberto Occhiuto alla segreteria del partito.
 
Antonio Tajani con Roberto Occhiuto

Pericolo che lo stesso Antonio Tajani, candidato unico alla segreteria e eletto per acclamazione, non ha voluto correre.

Anche se per i forzisti delle regioni del Nord il ruolo di segretario nazionale per il dopo - Tajani andrebbe a pennello per Letizia Moratti, oggi nella segreteria politica, molto legata alla famiglia Berlusconi, milanese Doc e pronta anche a contribuire in modo sostanzioso alle spesse del partito considerando che ancora oggi sono molti i deputati e i senatori che non hanno versato alcunchè al partito, nonostante gli accordi presi in merito.
 
Letizia Moratti, Già Sindaco di Milano e Ministro
 
Paolo Berlusconi ha partecipato al Congresso in rappresentanza della famiglia.

E lo stesso Paolo Berlusconi alla domanda rivoltagli da un giornalista se vi sarà "Un altro Berlusconi in politica?" ha risposto affermando che " Ce lo dirà solo il futuro".

Ipotesi quindi possibile in un futuro non molto lontano. Dipende tutto da come andranno elezioni Europee con la prima votazione senza Silvio Berlusconi.

Certamente l'impegno per l'8 e 9 giugno, giorni nei quali gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere i parlamentari europei, sarà massimo anche per l'obiettivo non dichiarato ma oramai comprensibile per chiunque di superare la Lega e di marginalizzare il ruolo di Matteo Salvini nel centrodestra.
 
Non per nulla al Congresso di Forza italia non vi è stata alcuna delegazione della Lega e solo qualche presenza di qualche deputato leghista.

Una scommessa, quella delle elezioni Europee, dalla quale dipende la vita stessa della creatura berlusconiana.
 
Redazione

Editoriale del Direttore