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Il dott. Paolo Guido, procuratore aggiunto a Palermo che ha condotto e coordinato le indagini per la cattura del latitante Matteo Messina Denaro, ha incontrato i discenti del Liceo Scientifico "E. Fermi" di Cosenza.

Il Liceo che negli anni '80 frequentò da studente lo stesso dott. Paolo Guido, nato a Cosenza e sempre legato alla sua città.

Ed in merito all'incontro pubblichiamo integralmente un comunicato a firma delle studentesse e degli studenti del Liceo "Fermi".

"Noi ragazze e ragazzi del Liceo “Fermi” di Cosenza crediamo di aver saputo, oggi, scrivere una bella pagina di partecipazione e di cittadinanza.

Alla nostra assemblea abbiamo invitato il dott. Paolo Guido, il Procuratore che ha condotto le indagini che hanno condotto all’arresto del ricercato più noto in Italia, Matteo Messina Denaro.

La dirigente,  Angela Corso, ha colto subito la nostra proposta e la nostra Scuola si è attivamente mossa per portare a termine questa presenza.

Il Procuratore si è intrattenuto con noi per oltre un’ora e mezza, rispondendo senza esitazioni alle nostre domande che hanno spaziato dalla recente operazione, alla sua vita da magistrato e alla sua vita di studente proprio nel nostro Liceo.

 

https://www.lavocecosentina.it/site/index.php/primo-piano/1894-i-ragazzi-di-via-molinella-quelli-del-liceo-fermi-il-procuratore-aggiunto-dda-di-palermo-paolo-guido-e-uno-di-noi

 

Il dottor Guido ha, infatti, frequentato negli anni ’80 le aule dello storico edificio di via Molinella.

Particolarmente importanti i riferimenti che il dott. Guido ha fatto alla rilevanza enorme che, per il positivo esito di ogni attività, ha il collettivo che deve condividere passioni, impegno ed obiettivi.

Il procuratore aggiunto, dott. Palo Guido, al Liceo "E.Fermi" con gli studenti, la scuola chhe il dott. Guido frequentò negli anni '80

E all’assoluta importanza che nel contrastare la criminalità organizzata deve avere il ruolo dello Stato nel garantire diritti e servizi costituzionalmente previsti, in particolare la Scuola e la sua insuperabile funzione di crescita delle giovani generazioni che devono evitare quell’attrattività che ancora la Mafia può avere in alcune aree del Paese.

Soddisfattissimi noi studenti, che abbiamo visto intrattenersi con noi, in una forma affatto accademica, un rappresentante dello Stato per l’affermazione della legalità.

Ed insieme a noi la dirigente Angela Corso e tutto il corpo docente della nostra scuola, presente all’iniziativa.

Una bella pagina di quando la Scuola coniuga i consueti percorsi formativi con l’interlocuzione con gli aspetti più tangibili della realtà che ci circonda.

 

 

Le studentesse e gli studenti del Liceo “Fermi”


Editoriale del Direttore