Nelle grandi città d'arte le grandi opere scultoree non vengono mai trasferite dal luogo originario della loro collocazione perchè anche il luogo è connaturato all'opera.
Ed è anche il caso delle famose "Colombe della Pace" che nel lontano 1974 vennero collocate a Piazza J.F. Kennedy per rimarcare l'impegno pacifista del più grande Presidente degli Stati Uniti d'America che era riuscito a sventare il pericolo di una temuta terza guerra mondiale in piena guerra fredda con l'attrito di Cuba, paese comunista legato in quel periodo al Pcus sovietico.
"Le Colombe della Pace" a Piazza Kennedy negli anni '80
L'opera venne commissionata a Cesare Baccelli dal Comune di Cosenza. Le “Colombe” nascono dalla esperienza artistica “eco-sostenibile” fra il noto scultore Cesare Baccelli e l'artista - fabbro Benito De Luca, infatti ad animare il corpus dell’opera è un grosso contenitore di gasolio destituito dalla sua funzione contenitiva e riutilizzato per lo scopo. I frammenti che la compongono sono 2.287, innestati su di una struttura a doppia ipsilon in putrelle di acciaio. Se si compie un giro totale attorno alla scultura, si possono apprezzare molte più colombe rispetto a quelle che crediamo di percepire: decine di prospettive per amplificare la simbologia correlata, ovvero la Pace.
Suggestiva riproduzione artistica delle Colombe di Piazza Kennedy
Una serie di elementi metallici, assemblati a formare l’intreccio dei corpi di due colombe nell’atto di spiccare il volo. Esso è assicurato al terreno mediante una struttura rettangolare inglobata nella figura stessa. La superficie, per la sua istanza cromatica, è virata rispetto all’impianto originale. All’origine, infatti, essa presentava almeno una policromia a quattro colori (bianco, nero, rosso e blu). Di tale policromia, si rinvengono tracce in porzioni limitate.
Le sue colombe s’intonavano a Piazza Kennedy perché simboleggiavano la Pace e al contempo la vittoria delle “colombe” in politica sui “falchi” ai tempi della crisi dei missili cubani che portò il mondo sull’orlo della III^ guerra mondiale. Poi Kennedy e Kruscev riuscirono a prevalere sui duri dei rispettivi apparati militari ed il mondo che per dodici interminabili giorni aveva tenuto il fiato sospeso temendo un olocausto nucleare tirò un sospiro di sollievo.
Quella scultura traeva quindi il proprio senso dall’intitolazione della piazza al presidente americano ucciso a Dallas mediante da un complotto attraverso il quale si compì un vero e proprio colpo di stato, dissimulato attraverso una colossale macchinazione che ancora oggi sostiene una verità ufficiale inaccettabile e mistificata.
Da anni invece quelle colombe sono state spostate indegnamente in un luogo incongruo, all’inizio di Viale Mancini, uno snodo topico nel traffico che sempre più attanaglia la città, ridotta dal nuovo sistema viario ad una gimkana insensata che moltiplica i tempi di percorrenza e favorisce la condensazione del flusso delle auto".
Le "Colombe della Pace" a Viale Mancini
Redazione