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Oramai dell'affidabilità dei dati relativi alle positività al Covid diffusi dalla Asp sembra non fidarsi più nessuno. Già da tempo a Roma i flussi dei dati provenienti dalla Calabria sono considerati dai più alla stregua di "dati spazzatura".

Tanti gli elementi che inducono a tali affermazioni. in un solo giorno il laboratorio Analisi dell'Annunziata di Cosenza certifica 120 positività che, magicamente, bei dati diffusi diventano 80. Certamente non vi è alcun dolo in tale confusione. Semplicemente si paga il pegno della cronica disorganizzazione e confusione che caratterizza il mondo sanitario cosentino e calabrese. Personale insufficiente come insufficiente è la potenzialità dei laboratori. Il tutto condito dall'assoluta mancanza di qualsiasi programmazione nel prevedere una possibile ondata di Covid che potesse colpire la Calabria dopo essere stati graziati nella prima ondata del marzo scorso. Tamponi trasportati in normali buste termiche del supermercato, tamponi mandati in altre Regioni, ritardi su ritardi. Ovviamente tutto ciò rende poco credibile il numero ufficiale delle positività e porta a pensare che realmente i positivi siano molto più numerosi. Anche il tracciamento ne subisce conseguenze notevoli considerato che molti positivi asintomatici senza sapere di esserlo continuano tranquillamente a contagiare e diffondere il virus. Anche tutto ciò è figlio di un sistema sanitario malato fin dalla nascita. Un sistema sanitario dove tutti quelli che vi lavorano, almeno la stragrandissima maggioranza sono il frutto di assunzioni clientelari, concorsi farlocchi, assunzioni prima temporanee e poi, magicamente, passate a tempo indeterminato. Nessun ufficio pubblico in Calabria è più politicizzato della sanità. Vi sono noti politici professionisti calabresi e cosentini che hanno costruito carriere politiche lunghissime e fortune economiche da ricchi miliardari del Nord pur essendo di umili origini, gestendo la sanità. Vi sono politici professionisti in sanità clientelare ed affari sanitari. Lo sanno tutti. E' stato così' per tanti anni, è così ora e lo sarà sempre. Basti pensare a quante assunzioni, seppur temporanee sono state fatte in queste ultime settimane approfittando dell'emergenza Covid dove in alcune Asp sono stati assunti anche figli di dirigenti e funzionari della stessa Asp sempre con il beneplacito dei boss politici della sanità. Della sanità corrotta in Calabria ne ha scritto "Le Monde" di Parigi, ne ha scritto Der Spiegl in Germania, ne hanno parlato e discusso tutti i quotidiani nazionali e tutte le Tv nazionali ma in Calabria non cambia mai nulla e si agisce anche oggi in questo caos sempre nello stesso modo. Tanto sono impuniti e impuniti rimarranno per sempre. Se ne fregano del superpoliziotto, oggi Commissario, Longo, se ne fregano delle inchieste di Gratteri, se ne fregano di tutto e di tutti. Evidentemente le protezioni delle quali godono sono superiori a tutto e a tutti. Beati loro.

Redazione

Editoriale del Direttore