La USB Lavoro Privato di Cosenza prende posizione e proclama lo stato di agitazione dei dipendenti della CoopService che è la società che gestisce in appalto i servizi di pulizia e dei relativi servizi integrativi dell'Azienda Ospedaliera.
"Da tempo, ormai, denunciamo pubblicamente si legge in una nota della USB - Lavoro Privato - le difficili condizioni di lavoro cui sono costretti i dipendenti della società Coopservice, aggiudicataria dell’appalto di pulizie e dei relativi servizi integrativi dell’A.O. di Cosenza. Condizioni di lavoro che, complice l’attuale situazione di emergenza sanitaria, risultano sempre più inaccettabili e lesive dei diritti dei lavoratori. Gli stessi, inoltre, vivono sulla propria pelle una situazione di profonda incertezza per il loro futuro lavorativo a causa della preoccupante realtà emersa dall’indagine “Silence”, condotta dalla Procura della Repubblica di Cosenza, che ha portato alla esecuzione di ordinanze cautelari nei confronti di cinque, fra funzionari e dirigenti, della società Coopservice. Il contratto tra quest’ultima e l’A.O., in scadenza, è stato prorogato in data odierna ma le problematiche che minano la stabilità dei lavoratori continuano a non essere affrontate". "Alla luce della situazione sopraesposta la USB Lavoro Privato proclama lo stato di agitazione del personale dipendente e richiede con urgenza un incontro a tutte le parti interessate. Le condizioni attuali impongono - conclude la nota della USB - di affrontare senza alcuna approssimazione e superficialità la questione relativa all’appalto delle pulizie dell’Ospedale Civile dell’Annunziata che, come sappiamo, rappresenta il nosocomio più importante della provincia di Cosenza, una delle più estese d’Italia. Servono scelte chiare e nette nel rispetto dei lavoratori, dell’utenza e della città tutta. Non siamo disposti ad accettare scelte di comodo, silenzi e scaricabarile. Ci appelliamo anche al Prefetto di Cosenza Dott.ssa Cinzia Guercio affinché assuma al più presto tutte le iniziative che il caso merita".