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Nel giorno in cui presso la Procura della Repubblica di Torino si insedia il nuovo Procuratore capo, Giovanni Bombardieri, proveniente da ben sei anni e mezzo di impegno nella Procura di Reggio Calabria, impegno caratterizzato da numerose inchieste contro la 'ndrangheta, il Testimone di Giustizia, Pino Masciari, interviene sulle affermazioni del Procuratore Generale uscente, Francesco Saluzzo.
 
Affermazioni del Procuratore Generale, Francesco Saluzzo, pronunciate alla fine del suo mandato e al momento del passaggio di consegne al nuovo Procuratore Generale, Lucia Musti.
 

"L’affermazione del procuratore Saluzzo è molto grave ed inequivocabile: “Torino è un inferno!” E non perché la ‘ndrangheta è infiltrata ovunque ma perché “i piemontesi sono disponibili a fare affari con i clan”.

Si dice a chiare lettere! Ma è davvero una novità? Lo dico da sempre, - afferma il Testimone di Giustizia, Pino Masciari - perché combatto da una vita contro il marciume di quel mondo". 

Pino Masciari, l'imprenditore calabrese Testimone di Giustizia

 
"La mafia si inserisce in tutti i contesti perché c’è chi vuole entrare in società con lei.
 
Se non ci fosse chi, dietro finte facciate di perbenismo, fa quotidianamente affari con la criminalità organizzata, - sostiene Pino Masciari - non saremmo caduti così in basso". 
 
"È preoccupante il silenzio delle istituzioni.
 
Lo stesso procuratore lo dice alla fine del suo mandato, al momento del passaggio di consegne.
 
È sicuramente qualcosa su cui riflettere, - conclude il Testimone di Giustizia - perché il legame tra imprenditoria, politica corrotta, istituzioni malate e criminalità organizzata è realtà".
 
Redazione

Editoriale del Direttore