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E' francamente incredibile che una Regione come la Calabria dove la 'ndrangheta è sempre più forte e dove i rapporti oscuri fra 'ndrangheta, politica e Istituzioni determinano una mancanza totale di vera democrazia possa registrare che ben quattro Procure attendono da tempo la nomina dei loro Procuratori - Capo.
 
E' risaputo che i tempi giudiziari sono biblici e che la burocrazia del settore è quella che è ma la Calabria meriterebbe ben altra attenzione.
 
A sollevare la questione con una dichiarazione all'ANSA, il vicecapogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, l'On. Alfredo Antoniozzi, finora l'unico parlamentare fra tutti i parlamentari eletti in Calabria a porre la questione. ( nella foto di apertura l'On. Alfredo Antoniozzi con Giorgia Meloni).
 
"Quattro Procure della Repubblica della Calabria, Catanzaro, che è distrettuale, Cosenza, Crotone e Paola, sono attualmente senza un Procuratore titolare. Una situazione sulla quale è importante che il Csm intervenga al più presto". Lo afferma, in una dichiarazione all'ANSA, Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia e componente della Commissione Parlamentare Antimafia.
 
"Anche Reggio Calabria resterà priva, a breve, del Procuratore Capo della Repubblica, in considerazione del fatto che l'attuale Procuratore Capo, Giovanni Bombardieri, andrà a dirigere la Procura di Torino. 
 
Riteniamo importante - sostiene ancora il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera - che il Consiglio Superiore della Magistratura possa occuparsi  di questa 'vacatio' ed auspichiamo che possa calendarizzare a breve le nomine, in particolar modo quella di Catanzaro, la cui competenza, come distrettuale antimafia, si estende su quattro province". 
 
"Ringraziamo gli attuali reggenti per il lavoro che svolgono e sottolineiamo che di recente è stato implementato l'organico dei magistrati dal ministro Nordio, sempre attento alle esigenze della Calabria. 
 
È importante che Palazzo dei Marescialli - conclude Alfredo Antoniozzi - si occupi della questione Calabria, considerando che nella regione c'è una pervasività criminale che, purtroppo, ancora resiste".
 
Redazione

Editoriale del Direttore