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Il ministro dell’Università e Ricerca, prof. Maria Cristina Messa, ha inviato alla Fondazione Italia USA un messaggio di adesione a seguito della decisione di erogare mille borse di studio gratuite per studenti meritevoli neolaureati con il massimo dei voti per il master "Leadership per le relazioni internazionali e il made in Italy", diretto dalla prof. Stefania Giannini e promosso dalla Fondazione nell'ambito del programma accademico delle Nazioni Unite.

"Noi tutti - ha indicato il ministro - abbiamo la grande responsabilità, politica e culturale, di saper promuovere, valorizzare e tutelare il marchio Made in Italy, in quanto sintesi della tradizione e della capacità innovativa del sistema Paese".

Prof. Maria Cristina Messa, Ministro Università e Ricerca

 

"Che questa azione avvenga, poi, coinvolgendo giovani brillanti, motivati, creativi, rappresenta occasione di orgoglio e motivo di riflessione - ha aggiunto la prof. Messa -. Orgoglio perché insegniamo e coniughiamo conoscenza e bellezza, artigianalità e tecnologia secondo un’alchimia che da sempre ci rende unici e riconoscibili nel mondo, soprattutto in settori ad alto contenuto creativo, dalla moda al cibo, dalle auto al manifatturiero.

È poi motivo di riflessione, perché oggi la cultura della 'qualità unita alla bellezza' deve saper trovare nuovi campi di applicazione e sviluppo. In questo il contributo dei giovani è fondamentale. A loro spetta il compito di immaginare, realizzare e promuovere l’Italia del futuro".

"Auspico che questa esperienza formativa - ha ricordato il ministro - contribuisca a formare menti aperte, visionarie, coraggiose, capaci di scuotere e rinnovare ancor più in positivo l’immagine del nostro Paese nel mondo. Mi piace pensare che ciò avvenga con i giovani già in un contesto internazionale, come quello del master. È uno dei modi per favorire la reciproca conoscenza, confrontarsi con più sensibilità e culture, vivere la mobilità come occasione di crescita e di arricchimento, personale e professionale".

"Saranno poi la passione, l’entusiasmo, l’ottimismo e la tenacia dei nostri giovani - ha concluso il ministro - a rendere possibile quei cambiamenti di cui il Paese ha bisogno e che renderanno più robusto, ampio e significativo il marchio Made in Italy. A noi spetta il compito di dare loro fiducia e crederci".

 
Redazione

Editoriale del Direttore