"Infine, dopo varie riunioni finalizzate a individuare la forma di protesta più adatta per far sentire la propria voce e per confrontarsi sulle criticità della nuova stagione agraria, gli agricoltori calabresi incontrano importanti esponenti del mondo della politica per fare luce su alcune questioni nodali come l’abnorme e insostenibile aumento del costo dei fattori produttivi.
La prima - si afferma in una nota a firma del dott. Francesco Paese, noto agronomo promotore dell'iniziativa con numerosi addetti al mondo dell'agricoltura - ad accogliere l’invito, giorno 9 aprile è la Senatrice Abate che si dichiara solidale verso i problemi sollevati dalla categoria condividendone gli obiettivi di lotta per il cambiamento. Qualche giorno più tardi anche altre prestigiose cariche politiche del settore agricoltura della Regione Calabria, come l’Assessore Gallo Gianluca e la Senatrice Caligiuri Fulvia, Vice Presidente della Commissione agricoltura, si mostrano disponibili ad un incontro fissato per giorno 14 aprile presso il Palazzetto dello sport di Altomonte (CS)".
"Diverse sono state le rimostranze e le richieste d’aiuto pervenute dalla numerosissima platea che ha visto presenti non solo molti agricoltori provenienti dalle province calabresi, ma, soprattutto Sindaci di moltissimi comuni della provincia di Cosenza. Le risposte ricevute dall’Assessore e dalla Senatrice, sono state chiare ed esaustive, ma non possono essere ritenute risolutive delle varie problematiche sollevate: parrebbe che gli interventi di soccorso e gli aiuti, trattandosi di strumenti straordinari, non possano pervenire dalle Istituzioni regionali. Si ribadisce anche in questa sede che a poco servono, almeno per quanto riguarda le piccole e medie aziende del Mezzogiorno gli interventi promossi dal Consiglio dei Ministri in data 21/03/2022 e che riguardano la rinegoziazione e la ristrutturazione dei mutui agrari in essere; nonché il ricorso al credito d’imposta per l’acquisto di carburante. Il problema, pertanto, - continua la nota - andrebbe affrontato a livello nazionale o addirittura comunitario, considerate le problematiche di portata globale. La battaglia degli agricoltori deve, perciò proseguire coinvolgendo anche le realtà agricole di altre Regioni, con la speranza di creare “massa critica” e spostare le richieste di aiuto degli agricoltori a livello Ministeriale, facendo convergere l’intera filiera del settore agroalimentare fino alle porte dei palazzi Capitolini. Le proteste degli agricoltori per il momento, così come si sono configurate, proseguiranno senza il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria e con la realizzazione di presidi permanenti in prossimità delle principali arterie stradali della Regione. Gli agricoltori chiedono che venga erogata liquidità nell’immediato, per far fronte all’avvio della nuova campagna agraria, nonché una consistente riduzione del prezzo del gasolio agricolo ed una garanzia sul prezzo del prodotto ottenuto realizzabile attraverso un serio ed attento monitoraggio dell’intera filiera produttiva, onde evitare le anomale e spesso spropositate lievitazioni dei prezzi ad opera della grande distribuzione che, facendo cartello, realizza enormi margini di guadagno a danno degli anelli più deboli: coltivatori e consumatori". "Si ripone piena fiducia nei politici che si sono mostrati solidali con gli agricoltori e che hanno compreso - conclude la nota a firma del dott. Francesco Paese - la drammaticità della situazione. Si confida, pertanto in un fattivo e costruttivo sostegno da parte loro, nel farsi portavoce delle nostre istanze presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali".
Redazione