Nel libro autobiografico” L'Aquila e il Condor” edito nel 2012 ( Edizioni Sperling & Kupfer) che Delle Chiaie ha scritto con i giornalisti Massimiliano Griner e Umberto Berlenghini lo stesso Delle Chiaie racconta la sua vita alquanto turbolenta ed avventurosa.
Il Libro autobiografico di Stefano delle Chiaie "L'aquila e il condor"
Un libro di “memorie di un militante politico”. Una vita trascorsa a difendersi dalle accuse più infamanti di aver partecipato a numerose stragi e complotti. Delle Chiaie ha vissuto per anni lunghi periodi di latitanza nella Spagna Franchista, e, soprattutto nell'America latina.
Un libro che rappresenta un formidabile documento storico per rileggere con lucidità, un periodo della storia del nostro Paese, quello della guerra fredda, dal dopoguerra sino alla caduta del muro di Berlino, dove un incredibile miscuglio di agenti dei servizi segreti deviati e non, movimenti e personaggi alquanto particolari hanno intessuto di tutto e di più sfruttando una condizione politica che, in nome del pericolo dell'avanzata comunista, consentiva in un paese di frontiera ed al centro del Mediterraneo di accettare compromessi ed accordi di tutti i tipi coperti da una necessaria “ragione di Stato”.
Particolarmente interessante, nel racconto di Delle Chiaie, il momento nel quale gli viene proposto, addirittura nel 1964, il sequestro di Aldo Moro, ben quattordici anni prima di quando venne effettivamente sequestrato ed ucciso dalla Brigate Rosse.
Manifesto di Avanguardia Nazionale fondata da Stefano delle Chiaie, per i moti di Reggio Calabria nel 1970
E nel libro ricorre spesso la Calabria e non solo per le vicende della rivolta di Reggio Calabria nel 1970 o per il deragliamento del treno Palermo – Torino, la Freccia del Sud, che, nello stesso anno a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Gioia Tauro, determinò la morte di dei viaggiatori ed il ferimento di altre decine di meridionali diretti a Torino, per andare a lavorare ed emigrare al Nord.
Ma nel libro il fondatore di Avanguardia Nazionale, che ha vissuto intensamente le sue frequentazioni in Calabria, scrive, riferendosi al periodo storico dei primi anni del nuovo millennio, “Accettai di andare in Calabria per curare l'organizzazione di una televisione locale.
Ebbi molte soddisfazioni e incontrai collaboratori che divennero miei amici, sia tra i tecnici sia tra i giornalisti.
Ancora oggi quando vado in Calabria, che rappresenta un po' la mia oasi di pace, li rivedo volentieri. Così come frequento con grande piacere i camerati di quella regione a me particolarmente cara”.
E Stefano Delle Chiaie si riferisce all'esperienza televisiva vissuta con l'emittente “Vl7 – Cinquestelle” che aveva sede di produzione in Lamezia Terme e che in quegli anni era l'emittente televisiva privata con maggiore “audience.
”.
Il Logo del circuito Tv nazionale Cinquestelle
Stefano delle Chiaie curò in particolar modo il Talk Show settimanale di cultura, politica ed attualità, che andò in onda per la sua prima edizione e prima puntata l'11 ottobre 2000.
"Calabria Domani" era moderato dal giornalista Gianfranco Bonofiglio ( il direttore della nostra testata ) e venne trasmesso per ben 3 edizioni dal 2000 al 2003.
Articolo pubblicato da "Il Quotidiano" sul talk show "Calabria Domani"
Tanti i protagonisti nazionali ed internazionali che parteciparono in qualità di ospiti al Talk Show che era intramezzato anche da riprese esterne e da collegamenti in altri Stati.
La possibilità di far intervenire ospiti da qualsiasi parte del Globo era determinata dall'amplissimo ventaglio di conoscenze posseduto da un personaggio internazionale come lo era Stefano Delle Chiaie che per anni ha vissuto in America latina, in Libia, in Spagna ed in tanti altri Paesi.
Memorabile l'intervista a Monsignor Hilarion Capucci, Arcivescovo dell'Eparchia di Palestina, che giunse appositamente da Israele.
L'intervista con Giancarlo Marocchino dalla Somalia, con il giudice Giuseppe Pititto, con l'assessore ai lavori pubblici di Betlemme e di tantissimi altri personaggi a livello internazionale.
Il Talk Show "Cosenza Domani" sia per il 2001 che per il successivo 2002 fu la produzione televisiva con l'audience più alto fra le emittenti regionali ottenendo il riconoscimento dalla rivista specializzata del tempo "Frequenze Tv".
Ma tante furono anche le esperienze politiche vissute da Stefano Delle Chiaie in Calabria.
Degna di menzione quella vissuta nell'anno del passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, il 1992, con la Lega delle Leghe e con l'ennesimo tentativo di riunificare le aree di simpatizzanti di destra in un solo “rassemblement”.
Nel mese di luglio del 2008, n occasione del 40° anniversario dell'anno della contestazione, il mitico 1968, Stefano Delle Chiaie organizzò un convegno - dibattito a Lamezia con la sua partecipazione e quella del giornalista Lanfranco Pace che militò in organizzazioni extraparlamentari di estrema sinistra, sull'inizio degli scontri studenteschi il 1° marzo 1968 a Valle Giulia ( manifesto nella foto) , nel piazzale della facoltà di Architettura a Roma ( a moderare il dibattito il giornalista Gianfranco Bonofiglio).
E nella foto successiva anche l'identificazione dei giovani che si scontrarono con le forze dell'ordine.
Fu l'evento che avviò gli scontri di piazza sessantottini e che caratterizzarono anche gli anni '70.
Convegno a Lamezia Terme il 2018 sugli scontri a Valle Giulia, Roma, del 1968
Negli scontri a Valle Giulia nel 1968 al n. 4 Stefano delle Chiaie
A guidare il primo assalto con le forze dell'ordine fu proprio Stefano Delle Chiaie già allora protagonista di ogni momento rivoluzionario.
Sicuramente una vita vissuta intensamente nel mondo e fra i tanti luoghi vissuti anche la Calabria che tanto ha rappresentato per Stefano Delle Chiaie.