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L'annuncio del progetto centrista di Matteo Salvini sempre più intenzionato e deciso di giungere ad una federazione fra la Lega e Forza Italia per costruire le basi per un partito unico che potrebbe chiamarsi "Forza Lega" o "Lega Italia", rischia di ripetere il flop della Casa delle Libertà che costò la carriera politica di Gianfranco Fini e rischia di essere anche un flop elettorale come è sempre stato nella fusione di più partiti.

Come era inevitabile con l'intensificarsi della campagna elettorale regionale parte anche la strumentale utilizzazione per fini elettorali del nome della compianta Governatrice della Calabria, Jole Santelli che sarà inevitabilmente ricordata e strumentalizzata in una campagna elettorale che si annuncia non priva di colpi e di bassezze che si allineano al progressivo degrado di una società guidata da una casta politica responsabile del disastro Calabria.

Quando nel lontano 19 dicembre 2014, Salvini costituì il Movimento "Noi con Salvini", un anno dopo essere stato eletto segretario nazionale della Lega nel congresso del 15 dicembre 2013, con l'obiettivo di radicarsi nel mezzogiorno, in tanti, sfidando la naturale diffidenza contro chi aveva fino ad allora denigrato il mezzogiorno ed i meridionali e confidando in una reale conversione verso una posizione non più antimeridionalista, anche in Calabria abbracciarono con entusiasmo l'idea di una nuova Lega che potesse rappresentare un momento di vero cambiamento ed un trampolino di lancio per una nuova classe politica non imbrigliata nei soliti giochi di potere e di clientela che tanto danno hanno arrecato e continuano a recare alla Calabria e ai calabresi.

Nella vita le combinazioni fortuite hanno sempre avuto un peso determinante, ma in politica ancora di più. Infatti con la candidatura, oramai ufficiale, ma non vi erano stati mai dubbi, di Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia a Governatore della Regione per la coalizione di centrodestra, lo stesso Occhiuto dovrà lasciare il suo seggio di parlamentare.

La nuova legge elettorale con la quale si è andati al voto il 4 marzo 2018 prevede espressamente che nel caso di dimissioni di un eletto nel listino plurinominale subentrano i candidati presentati nella lista e prevede che se tale lista dovesse essere già esaurita si passa automaticamente alle altre liste plurinominali della stessa Regione. Se anche queste dovessero essere esaurite si passa "al miglior perdente dei collegi uninominali ricadenti nel territorio che forma il collegio plurinominale". Ed è questo esattamente il caso che favorirà il candidato Andrea Gentile, figlio del già senatore e sottosegretario Antonio Gentile. Si è verificato quindi l'impossibile, cioè ambedue i listini proporzionali uninominali della Calabria, quelli di Calabria Nord e Calabria Sud sono esauriti. Spieghiamo come sia stato possibile. Nelle elezioni del 2018 i candidati nella lista plurinominale di Calabria Nord in Forza Italia sono stati quattro per come prevede la legge ed esattamente dal primo al quarto posto, Occhiuto Roberto, Santelli Jole, Torromino Sergio e Tripodi Maria. Nel collegio plurinominale Calabria Sud i candidati, sempre quattro, sono stati, in ordine, Santelli Jole, Occhiuto Roberto, Tripodi Maria e Giannetta Domenico. Quindi i candidati Occhiuto, Santelli e Tripodi erano candidati in entrambi le liste. Forza Italia con il suo 14% ha eletto 3 parlamentari. Uno a Calabria Nord ed è entrato il capolista Roberto Occhiuto. E due eletti nel collegio Calabria Sud dove sono entrati Santelli Jole, capolista e Tripodi Maria al numero tre essendo Occhiuto, che era candidato al numero due, già eletto nella lista plurinominale di Calabria Nord. Quando la compianta Jole Santelli è stata eletta Governatrice in seguito alle dimissioni da deputata è subentrato, quale primo dei non eletti e quarto nel listino, Domenico Giannetta, che, nelle elezioni regionali del 26 gennaio 2020 era stato eletto consigliere regionale. L'On. Giannetta entrato alla Camera il 31 marzo 2020,  si è dimesso da deputato il 7 maggio 2020  per rimanere in consiglio regionale. In seguito alle dimissioni da deputato del consigliere regionale Domenico Giannetta è subentrato alla Camera il terzo e primo dei non eletti del listino proporzionale Calabria Nord, Sergio Torromino. Al quarto posto era posizionata Maria Tripodi, già eletta nel collegio Calabria Sud. Morale della favola i due listini plurinominali di Forza italia, Calabria Nord e Calabria Sud, sono esauriti. Quindi se Roberto Occhiuto dovesse essere eletto Governatore della Calabria entrerà alla Camera e presumibilmente potrà essere deputato dal novembre 2021 sino ad aprile 2023 ( un anno e mezzo), il giovane rampollo di famiglia, Andrea Gentile, che, con il suo 34% preso nel collegio uninominale di Paola - Castrovillari, è il miglior perdente dei quattro collegi uninominali che ricadono nel territorio delimitato dal collegio plurinominale di Cosenza Nord. Una combinazione incredibile che nessuno e mai nessuno, nemmeno il mitico mago Otelma, avrebbe potuto prevedere. Ma questa è la sorte, o il destino, o la fortuna, o le combinazioni, chiamiamole come vogliamo, ma, alcune volte, le combinazioni della vita superano ogni possibile fantasia. E non basta. Per come pubblicato su "La Voce Cosentina" qualche mese fa l'On. Pino Gentile molto probabilmente, rientrando in Forza Italia, sarà candidato nella lista dei berlusconiani e così dopo una breve interruzione di un anno e mezzo potrà ritornare nella sua casa, la Regione Calabria, dove è stato per ben 35 anni, dal 1985 al 2020 per ben sette legislature. A tal punto il ritorno nella politica che conta della famiglia Gentile sarà compiuto. Una famiglia al potere sin dagli albori dei lontanissimi anni '80. Una famiglia politica che ha segnato la storia della città di Cosenza e che rappresenta un "caso" da manuale sociologico e politico. Sarebbe interessante scrivere un libro naturalmente non autorizzato sul fenomeno politico del "gentilismo" sia per la sua longevità che per la capacità di rimanere sempre a galla per oltre mezzo secolo.  E con l'alleanza fra la famiglia Occhiuto e la famiglia Gentile nel centrodestra non vi sarà più niente e nulla per nessuno, con buona pace delle aspirazioni di tutti gli altri soggetti politici di Forza italia e della Lega, considerando che la loro probabile fusione porterà alla nascita di "Lega Italia" o "Forza Lega". Il passato che ritorna e vince alla grande. Aveva ragione il Principe de "Il Gattopardo" nella vita e soprattutto in Calabria "tutto cambia e nulla cambia". 

Redazione

 

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