Considerando le difficoltà vissute per il dilagare della pandemia e la grave crisi economica in atto che amplificano di molto l'antipolitica e la rabbia dei calabresi nei confronti dei politici professionisti rei, come la politica nazionale con lo spettacolo indecoroso dei Commissariamenti, dello sfacelo della sanità in modo furbesco i protagonisti da sempre della politica calabrese, in silenzio e senza farsi vedere, continuano, comunque a lavorare per le candidature a Presidente per le prossime regionali. Il silenzio vale sia per il centrosinistra che per il centrodestra. In ognuno degli schieramenti sono in atto strategie di conflitto interni e, come sempre, alla fine tutto si deciderà a Roma e, come sempre, a decidere saranno in pochissimi. Nel centrosinistra vi è chi nel Pd vorrebbe concludere a tutti i costi l'alleanza con il Movimento 5 Stelle concedendo al movimento grillino anche il nome del candidato. E i nomi a disposizione dei 5 Stelle non sono poi molti, la Europarlamentare Laura Ferrara, la sottosegretaria Anna Laura Orrico ed il Presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, tutti cosentini. Invece vi è chi nel Pd vorrebbe la candidatura del senatore Antonio Viscomi impegnato nelle stanze romane ad autosponsorizzarsi e chi vorrebbe il giovane Nicola Irto. New entry anche il senatore Ernesto Magorno che potrebbe essere sponsorizzato dal suo partito, Italia Viva, come unica candidatura a Governatore da affidare a Matteo Renzi nell'ambito di un quadro nazionale di accordi nell'ambito delle forze politiche che costituiscono la maggioranza di Governo. Sul piano della scelta di un "civico" dopo la scottatura e la delusione provocata da Pippo Callipo al Pd circolano vari nomi ma con possibilità sempre più scarse. Nel fronte del centrodestra è calato un silenzio tombale, ben diverso dai mesi di polemiche che accompagnarono la precedente elezione regionale del 26 gennaio scorso. Stranamente tace anche il più loquace di tutti, cioè quel Matteo Salvini che con tutte le sue forze si oppose alla candidatura del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. Opposizione invalicabile che poi determinò la scelta della compianta governatrice Jole Santelli. Ma, nonostante il silenzio tattico, il favorito resta l'On. Roberto Occhiuto, vicepresidente vicario alla Camera di Forza Italia. Anche se nell'ambito di Forza Italia circola insistente la voce di movimenti per proporre delle alternative al nome di Occhiuto. Fra questi il nome dell'assessore regionale all'agricoltura, Gianluca Gallo e quello della senatrice Fulvia Caligiuri. In calo il nome di Sergio Abramo eccessivamente orientato verso la Lega. Si vocifera anche di una possibile candidatura della deputata di Fratelli d'Italia, Wanda Ferro ma è molto difficile che Forza Italia non mantenga per il proprio partito la scelta del candidato Governatore. Circola anche il nome della Sindaca di Vibo Valenzia, Maria Limardo. Non pervenuta alcuna dichiarazione in merito da parte della Lega che, in questa occasione, preferisce il silenzio tombale. Ovviamente il silenzio sui possibili candidati sarà rigorosamente mantenuto sia nell'attesa che si sgonfi il momento di protesta dei calabresi e sia in attesa della data delle elezioni ancora non definita. Certa la candidatura da "civico" di Carlo Tansi , che, forte del 7,3% preso lo scorso 26 gennaio, circa 59.000 voti, della recente vittoria a Crotone e sfruttando il vento dell'antipolitica che spira sempre più forte, potrebbe essere la vera sorpresa delle prossime elezioni regionali.
Redazione