Considerando il grande successo elettorale ottenuto dalla Lega in Calabria nelle Europee del 2019 ed il buon risultato ottenuto alle regionali del gennaio 2020 le percentuali raggiunte dal partito di Matteo Salvini nelle elezioni comunali di Reggio Calabria con il 4,8%, a Crotone con il 3,6% e a San Giovanni in Fiore con il 2,7% dovrebbero far riflettere il quadro dirigente leghista e soprattutto il segretario regionale, il deputato bergamasco Cristian Invernizzi. Un trend quello calabrese che conferma lo scarso risultato ottenuto dal partito in Campania con il 5,5% ed in Puglia con il 9,5% lontani anni - luce dalle percentuali ottenute nelle elezioni Europee del 2019. Anche se deve essere citato il risultato di Taurianova dove, in assoluta controtendenza, la Lega prende addirittura il 41%. La nuova "pontid" calabrese. E non potevano che recarsi a Taurianova per festeggiare sia il segretario On Invernizzi che il suo braccio destro e motore organizzativo delle campagne elettorali leghista in Calabria, Walter Rauti. Ma, ritornando ai dati generali, è vero che come sostiene Matteo Salvini sono stati eletti consiglieri regionali in consigli dove la Lega non esisteva. Ma cinque anni fa la Lega era solo Lega Nord e non esisteva nel Mezzogiorno. Quindi è un confronto insostenibile. Il raffronto deve essere fatto con la veloce avanzata della Lega al Sud dopo la trasformazione della Lega Nord in Lega nazionale. E non vi è dubbio che il vento che spirava forte nel 2019 e agli inizi del 2020 oggi sembra essersi sopito. Probabilmente la stella di Matteo Salvini al Sud non brilla più come un tempo. E considerando che oggi la politica è molto più veloce e fluida non è detto che in qualche anno l'avventura leghista al sud possa concludersi, così come non è detto che, invece, possa consolidarsi. Chi vivrà vedrà. Certamente la classe dirigente locale necessita di qualche ritocco.
Redazione