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Il Partito Democratico è a Rende uno dei grandi sconfitti della recente campagna referendaria sulla città unica. 

 
Infatti, contraddicendosi rispetto al nome stesso che porta, si è avventurato a sostenere attivamente tramite la nascita dei comitati per il SI, il progetto di fusione fortemente sponsorizzato dai fratelli Roberto e Mario Occhiuto.

Una scelta voluta per prima dal gruppo consiliare regionale e poi dalla Federazione provinciale di Cosenza. 
 
Gli attuali dirigenti democratici hanno evidenziato tutta la loro evidente miopia politica, dimostrando di non comprendere un passaggio fondamentale. 
 
Infatti, se avesse vinto il SI la vittoria sarebbe stata dei fratelli Occhiuto e il Governatore, Roberto Occhiuto, sicuramente avrebbe dato seguito all’approvazione della legge di fusione con l’estinzione dei consigli comunali al 01.02.2025 e non al 2027.
 
In questo caso, invece, con la vittoria dei NO, rientrano tra gli sconfitti a pieno titolo.

Per non parlare della sceneggiata a cui abbiamo assistito in consiglio regionale questa estate. 
 
Convinti di giocare un ruolo, i consiglieri regionali del Pd, Domenico Bevacqua e Franco Iacucci hanno festeggiato per la lettura di un mero documento politico che rinvia al 2027 l’entrata in vigore della legge. 
 
Poi, qualcuno, soprattutto da Rende, ha fatto notare che quell’accordo non aveva nessun valore giuridico e rischiava di essere parole al vento se non tradotto in un emendamento. 
 
Ecco così il pannicello caldo dell’emendamento depositato ma mai discusso.

Il PD, quindi, aveva la possibilità di capitalizzare la sconfitta del centro destra, stando in tribuna. 
 
Probabilmente il PD rendese verrà commissariato e il nuovo commissario cercherà di mettere in piedi una lista per le prossime amministrative.
 
Compito arduo perché in pochi mesi è difficile risollevarsi dalle macerie.  
 
Anche se vi è chi scommette che potrebbe riproporsi l'accordo Pd - Marcello Manna, l'ex Sindaco di Rende.
 
Con un probabile accordo tra il Laboratorio Civico e lo stesso Pd.
 
Del resto Marcello Manna è ricandidabile, anche perché l'interruzione forzata della consiliatura supera il blocco dei due mandati.
 
Anche se vi è chi sostiene che nella seconda sindacatura il Primo Cittadino Marcello Manna ha superato i due anni e sei mesi e che, di conseguenza, la consiliatura è da intendersi completata. Se così dovesse essere Marcello Manna con due consiliature non sarebbe più ricandidabile. ( Art. 51 - Comma 3 - Testo Unico Enti Locali - TUEL )
 
In molti attendono di sapere chi sarà il Commissario del Pd a Rende anche per valutare se sarà qualcuno notoriamente legato a Nicola Adamo, che oramai da decenni e decenni continua ad avere un peso notevole nel Pd cosentino. ( Basti accennare che a soli 32 anni, nel lontano 1990 venne eletto in consiglio regionale con la lista dell'allora Pci ).
 
L'On. Nicola Adamo, esponente di primo piano del Pd da svariati decenni in politica
 
E tutti sono a conoscenza dell'ottimo rapporto fra lo stesso Nicola Adamo e Marcello Manna.
 
Quindi tante carte sono ancora da scoprire e tanti giochi da giocare.
 
Certamente nei mesi prossimi si accenderà una campagna elettorale senza esclusione di colpi.
 
Nella speranza di un ritorno alla politica dopo un tempo non brillante e da dimenticare.
 
Redazione

Editoriale del Direttore