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Mancano solo 12 giorni alla data del referendum consultivo al quale sono chiamati a votare i cittadini residenti di Cosenza, Rende e Castrolibero, per esprime il loro consenso o il loro dissenso sulla unificazione dei tre comuni per la nascita della città unica o della grande Cosenza. ( nella foto di apertura un bel panorama Rende - Cosenza )


Considerato che oramai ad ogni appuntamento elettorale si registra sempre un costante ed inevitabile calo dei votanti che dimostra in modo inequivocabile come oramai la cittadinanza sia lontana dalla politica giungendo ad un tal punto di sfiducia tale da rifiutare l'unico esercizio democratico che è quello del voto, figuriamoci in quanti a Cosenza, Rende e Castrolibero, decideranno di andare alle urne per esprimere il proprio voto.

Dal più recente dato elettorale, quello del 9 giugno 2024 (Elezioni Europee) gli elettori a Cosenza risultano essere 54.065, a Rende 31.513, a Castrolibero, 8068.

Per un totale di elettori chiamati ad esprimersi per il referendum di 93.646 unità.

Palazzo di Città di Cosenza

Una cifra sempre più bassa considerando lo spopolamento in atto per il calo delle nascite e l'emigrazione dei giovani.

Inoltre a tale cifra vanno sottratti gli elettori iscritti all'AIRE ( Anagrafe Italiani Residenti all'Estero) che conservano il diritto al voto e fanno parte degli elenchi elettorali e i fuorisede, cioè coloro i quali conservano la residenza a Cosenza, Rende o Castrolibero e per motivi di studio e lavoro vivono altrove.

I "veri" elettori non sono più di 75 - 80.000.

Potrebbe essere già un discreto risultato se fra questi almeno 20- 23.000 si recassero a votare. 

Con una percentuale che potrebbe variare dal 25% al 30%.

In tanti non sono neanche informati e a conoscenza del referendum stesso.

Indubbiamente si recheranno alle urne le solite truppe cammellate legate ai vari politici di tutti gli schieramenti seguendo le istruzioni dei loro padroni, ma anche le truppe cammellate sono in forte riduzione numerica per la mancanza di "merce" da scambiare quale base necessaria per il "voto di scambio", modalità di voto ancora molto in auge nel territorio urbano.

La percezione fra coloro i quali seguono la politica e le dinamiche sociali cittadine è che ci si possa azzardare ad un pronostico di un testa a testa fra il si e il no ipotizzando una vittoria del "No" a Castrolibero e  Rende ed una vittoria del "Si" a Cosenza.

Le iniziative finora svolte, seppur lodevoli, per far conoscere le ragioni del "Si" e quelle del "No" non sembra siano riuscite a smuovere le masse.

Molte le iniziative per il "No" svolte a Rende e Castrolibero con altre in programma, di meno le iniziative nella città dei Bruzi.

Il Municipio di Rende

Dove, comunque, dopo la manifestazione per il "Si" tenuta nei giorni scorsi e promossa da "Nazione Futura", si prospettano ulteriori iniziative.

 

Il Municipio di Castrolibero

E anche se trattasi di un referendum solo consultivo l'esito non potrà che comunque influenzare il processo di avanzamento del progetto di unificazione.

Avranno in questi ultimi giorni un notevole ruolo i messaggi attraverso i social, oramai lo strumento principale di informazione collettiva.

Nel caso di vittoria del "Si", in molti si chiedono se realmente si andrà al voto nel 2027 per come previsto da alcuni accordi o se vi è chi, sperando nell'esito favorevole del referendum alla città unica, già lavora per anticipare le eventuali elezioni amministrative uniche nel 2025, sognando il ruolo di primo sindaco della città unica, della Grande Cosenza.

E non sono pochi i nomi che circolano dei probabili candidati a Sindaco sia nel mondo del centrosinistra che in quello del centrodestra.

Un totonomi che circolando sempre negli ambienti degli addetti ai lavori non suscita alcun entusiasmo come, sempre di più, non suscita più entusiasmo alcuno recarsi alle urne.

Redazione


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