La "Convention" tenuta nei giorni scorsi dal tema più che eloquente "Anche in Calabria rinasce la Democrazia Cristiana" ha registrato un notevole entusiasmo ed un grande eco mediatico.
Fra i protagonisti della Convention l'On. Mario Tassone, profondo conoscitore della politica, deputato per ben nove legislature.
E sulla Convention e sul significato politico dell'incontro ospitiamo volentieri e pubblichiamo integralmente una sua preziosa riflessione.
"Nei giorni scorsi a Lamezia Terme si è tenuto un Convegno della Democrazia Cristiana guidata da Totò Cuffaro ,segretario e da Renato Grassi presidente.
Un'iniziativa ben riuscita e partecipata.
L'Assemblea Regionale della Democrazia Cristiana molto seguita a Lamezia Terme
Un'occasione, anche per me presente, di rivedere tanti amici, la soddisfazione di registrare non solo la fisicità di tanti, ma l’insieme di speranze e di inusitate vivacità : uno slancio, una spontaneità oggi rare.
Non l’interesse di farsi vedere ma un moto intimo, una disponibilità a riempire il vuoto della non politica.
Forse ci sono le condizioni per ricomporre i frammenti dispersi di tante realtà per riprendere, adeguandola,ai tempi la storia dei cristiani democratici.
Una storia interrotta dal disegno eversivo di centri di potere illiberali e antidemocratici.
Quando si dice che non ci può essere il centro, ma solo poli contrapposti, continua la congiura della destabilizzazione e dell’ avventurismo.
La distruzione per odio del parlamentarismo ci riporta a un tempo tragico.
Ritornano le considerazioni di quel tempo: un esecutivo forte, un Parlamento condizionato per ridurre i tempi degli iter legislativi.
Il disegno del premierato nasce da quella visione.
La presenza organizzata dei cattolici in politica può significare l’avvio di un processo a ritroso, una controrivoluzione che ripristini le regole democratiche, il ritorno alla politica attraverso i partiti,l’associazionismo,la sovranità del popolo con un Parlamento non umiliato.
La posta in gioco non è il prevalere o meno di quel personaggio ma un confronto di idee.
In democrazia gli errori si correggono, nelle oligarchie i guasti non si riparano.
No, dunque, a poli contrapposti ma una area mediana rappresentativa dei ceti produttivi, polmone della società.
Una sfida per l’Uomo per garantirne centralità e forza espressiva.
I valori e gli ideali hanno formato la grande storia, l'energia che ha mosso il cammino dei popoli.
Chiudiamo questo presente intriso di neopaganesimo.
Non più un Olimpo con dei, dei minori, semidei e aspiranti tali, ma una società di uomini liberi che non abbiano suggestioni pagane, ma l’amore per la libertà affrancata da ogni condizionamento padronale.
Agli amici incontrati a Lamezia fra cui Totò Cuffaro, Michele Ranieli,Michele Tucci e Gigi D’Agro assicuro che il NCDU ci sarà in questa prospettiva.
Cerchiamo alleanze e convergenze senza smentire i nostri valori.
Questi sono la nostra forza per riprendere il cammino coinvolgendo tanti che hanno perso la fiducia.
L’ impalcatura della antipolitica sta scricchiolando.
Bisogna esserci per dare la spallata finale e riprendere a vivere".
Mario Tassone