Header Blog Banner (2)

"Autonomia Adesso" Grande Festa Regionale della Lega in Veneto programmata per oggi 21 giugno 2024, ore 19.30 a Montecchio Maggiore ( VI) in Piazza Guglielmo Marconi. Finalmente dopo decenni e decenni i Veneti possono festeggiare l'Autonomia Differenziata, la loro agognata Secessione.

 

Oggi grande festa regionale della Lega con la presenza del "Capitano" Matteo Salvini, del Governatore del Veneto, Luca Zaia, e del giovanissimo coordinatore regionale della Lega, Alberto Stefani, di soli 31 anni, deputato dal 2018, quando a soli 25 anni è stato eletto alla Camera e sindaco del comune più leghista d'Italia, l'erede designato alla poltrona di Governatore del Veneto.

 

Dopo la batosta presa dalla Lega nelle recenti elezioni Europee dove la Lega in Veneto era piombata ad un misero 13,1% e dove Fratelli d'Italia aveva raggiunto la stratosferica percentuale del 37,6%, percentuali un tempo solo della Liga Veneta, l'approvazione dell'Autonomia Differenziata rilancia il leghismo veneto e rilancia, soprattutto, quella malcelata  avversione contro il Mezzogiorno e contro i meridionali.

La tristezza è che la legge sull'Autonomia Differenziata è stata approvata anche con i voti di politici meridionali targati Fratelli d'Italia che hanno tradito il loro Paese, alto che Patrioti e difensori della Patria, targati Forza Italia con qualche lodevole eccezione e targati Lega.

Il Governatore Luca Zaia ha già affermato che chiederà immediatamente, appena saranno approvati i decreti attuativi, tutte le deleghe per le quali non sono necessarie le definizioni dei famigerati LEP. (Livelli essenziali di Prestazione da definire per impedire difformità e differenze fra i cittadini).

E non sono certamente poche le deleghe che arricchiranno il potere gestionale della Regione Veneto, lontana milioni di anni luce rispetto alla povera Calabria in termini di possibilità di lavoro e di affermazione sociale.

Non sono certamente pochi i calabresi che sono emigrati in Veneto, numero sempre crescente. Basti pensare che nelle scuole venete di ogni ordine e grado almeno la metà della classe insegnante dell'intera regione è di origine calabrese.

I nostri poveri giovani laureati costretti ad insegnare in Veneto con uno stipendio medio di 1.400 euro al mese che in Veneto significa fare la fame. Infatti nessun giovane veneto, nato e cresciuto in Veneto, si sognerebbe mai di andare a fare l'insegnante.

Altro che parità di opportunità e altro che tutte le chiacchiere della scadentissima classe politica calabra.

 

Chissà se una delegazione calabrese di leghisti composta da deputati e anche qualche ex deputato di sinistra per tre legislature alla camera senza lasciare traccia alcuna ed oggi folgorato sulla via del leghismo ( da non confondere con Damasco) oppure qualche ex socialista per decenni e decenni alla Regione ed oggi anche lui folgorato sulla via del leghismo, parteciperà con la bandiera della Regione Calabria alla festa leghista.

Sarebbe molto coerente oggi esservi, oppure, mandare qualche telegramma e messaggio di felicitazioni e di partecipazione alla festa dei leghisti veneti.

Povera Calabria nostra.

Redazione


Editoriale del Direttore