Nelle campagne elettorali è giusto, soprattutto quando le stesse volgono alla fine, galvanizzare i propri elettori ed esternare ottimismo e certezza di vittoria.
Ma anche in occasioni come queste è sempre opportuno mantenere un certo limite.
Invece, in occasione della presenza del segretario della Lega, Matteo Salvini, a Cosenza in un incontro tenuto presso un noto locale la prudenza è stata buttata nelle ortiche e si è già festeggiato nella convinzione di una vittoria certa e addirittura di una competizione con Forza Italia.
E' bene ricordare che nelle politiche del 2022 Forza Italia in Calabria ha ottenuto il 15,64% (112.643 voti) e la Lega il 5,72% (41.195 voti).
In poche parole Forza Italia ha praticamente triplicato i consensi ottenuti dai leghisti salvinaini.
E' vero che da allora ad oggi vi sono stati dei travasi e dei nuovi innesti nella Lega con l'arrivo dei consiglieri regionali Giuseppe Mattiani e Katya Gentile con annesso il papà, Pino Gentile, per ben 7 legislature consigliere regionale.
Ma non sempre tutte le truppe cammellate seguono il loro capo nei passaggi di casacca.
Ed oggi non è facile mantenere compatte le truppe che soprattutto in Calabria devono essere sempre foraggiate con favori di ogni genere.
Inoltre il voto delle Europee è un voto molto più libero del voto regionale e comunale e i voti d'opinione verso la Lega sono oramai solo un vecchio ricordo del 2019 quando la Lega alle Europee di quell'anno prese la fantasmagorica percentuale del 34,3% sceso poi nel catastrofico risultato della Camera del 2022 ad un misero 8,7%.
E nel 2019 alle Europee la Lega prese in Calabria il 22,6% con ben 164.915 voti. Una cifra stratosferica per la Calabria, sud del sud.
E i sondaggi, anche quelli che circolano in questi giorni in forma privata nelle segreterie dei partiti non essendo non più pubblicabili, si aggirano intorno ad uno scarso 8% trainato da almeno 2 - 3 punti percentuali che porterà in dote il Generale Roberto Vannacci da esterno.
Matteo Salvini e il Generale Roberto Vannacci
Senza Roberto Vannacci la Lega avrebbe avuto un tonfo clamoroso.
Ed anche nella Circoscrizione Sud non sembra facile superare quel 5 - 6% preso alle politiche. E per la Calabria potrebbe verificarsi un 6 - 7%, intorno ai 50.000 voti.
Con un simile risultato si ridimensionerà di molto l'ottimismo esternato a Cosenza dinanzi al segretario Salvini.
Ottimismo profuso a piene mani dalla deputata Simona Loizzo, candidata al Parlamento Europeo che si è dichiarata in modo ottimistico, quasi certa di essere eletta con Giacomo Saccomanno che prenderà il suo posto alla Camera e con l'ulteriore certezza che nel 2026 la Lega sarà pronta a chiedere la candidatura alla Regione per il Governatore che sarà leghista e di Cosenza.
Ed in molti hanno letto in tale affermazione una possibile autocandidatura da Governatrice della Regione Calabria della stessa Simona Loizzo.
Inoltre, la deputata Simona Loizzo si è poi lanciata in un paragone che ha dell'incredibile. Ha paragonato Giacomo Mancini con Matteo Salvini.
Paragone, ovviamente improponibile su tutti i livelli possibili ed anche sul piano del Giacomo Mancini Ministro dei Lavori pubblici con Matteo Salvini, Ministro dei lavori pubblici.
Infine ha anche discusso sul recente nuovo ingresso nella Lega della consigliera regionale Katya Gentile, eletta in Forza Italia ed oggi leghista e del famoso papà, Pino Gentile, con ben sette legislature regionali alle spalle, divenuto oggi, alla veneranda età di 80 anni, seguace di Alberto di Giussano e del leghismo di origine padana.
La candidata al Parlamento Europeo, Simona Loizzo, ha affermato che "Pino Gentile è per me come un padre e Katya Gentile una sorella".
Molto variegato il parterre dei presenti, dall'ex deputato e senatore per ben tre legislature dal 2006 al 2018 nel centrosinistra e del quale non si ricordano grandi opera per la Calabria, Franco Bruno, folgorato oggi sulla via del leghismo all'ex meridionalista Orlandino Greco, oggi federalista alleato con la Lega e concorde con l'Autonomia Differenziata, anche lui folgorato sulla via del leghismo, a tanti altri ex assessori ed ex consiglieri comunali un tempo che fu aderenti al Pd e ad altri partiti del centrosinistra.
Tutti personaggi che non lesinavano critiche anche feroci togliendo anche il saluto ai leghisti della prima ora che, oltraggiati da tutti ai tempi in cui la Lega in Calabria era odiata soprattutto da chi oggi è divenuto miracolosamente leghista, sono stati estromessi, commissariati e costretti ad andarsene.
Per il semplice motivo che i leghisti della prima ora speravano che la Lega non diventasse un pullman sul quale far salire trasformisti, personaggi abituati a cambiare casacca ogni giorno e non diventasse il luogo prediletto per i soliti professionisti della politica.
Speranza vana essendo oramai la Lega il nuovo Psdi della Seconda Repubblica, quel Psdi dove era segretario nazionale il famoso Antonio Cariglia per il quale il grande politico Giacomo Mancini coniò nelle politiche del 1992 il famoso slogan "Cariglia nulla vede, tutto piglia".
Il compianto On. Antonio Cariglia, segretario nazionale del Psdi ai tempi della Prima Repubblica
Ed oggi la Lega è il nuovo Psdi della Seconda Repubblica con il rischio che le percentuali di voti in Calabria potrebbero essere quelle del vecchio Psdi, il 6 -7%.
In tal caso sarebbe una cocente sconfitta sia per chi canta già vittoria sia per i nuovi arrivati che dimostrerebbero, in tal caso, di essere oramai solo dei generali senza alcun esercito.
Redazione