Dinanzi ad una piazza stracolma e con un coraggio da leone il sindaco di Corigliano - Rossano, Flavio Stasi, ricandidato a primo cittadino a risposto con le rime alle feroci critiche del Governatore Roberto Occhiuto che lo aveva definito un Masaniello e un populista.
Flavio Stasi non ha lesinato critiche pesantissime all'indirizzo dei poteri regionali e cosentini che "vogliono affossare la città e che promettono tac, visite e soldi alla sanità privata".
Flavio Stasi ha condannato senza mezzi termini il "Sistema delle 'mmasciate, dei diritti scambiati per favori, delle tac e delle visite mediche promesse con l'aggancio dell'amico".
Ha avuto il coraggio di dire quello che tutti pensano, tranne, ovviamente i lecchini e i servi del potere che circondano i professionisti della politica, quei personaggi che fin da giovanissimi hanno sempre vissuto di politica cambiando casacca.
Quel sistema clientelare fondato sugli interessi nella sanità privata attraverso prestanomi, quel sistema di assunzioni clientelari, quel sistema di favori per tutto e per tutti che sul piano giuridico definisce il voto di scambio che in tutto il Paese è un reato ma che in Calabria, magicamente, diviene la normalità assoluta considerato che gli artefici del voto di scambio in una terra collusa e corrotta godono della più totale impunità da decenni e decenni.
"In cinque anni abbiamo raccontato di una città - ha sostenuto il sindaco uscente Flavio Stasi - che ha avuto il coraggio di abbattere ecomostri, che ha sgomberato occupazioni abusive con la complicità delle classi politiche precedenti.
"In cinque anni abbiamo raccontato di una città - ha sostenuto il sindaco uscente Flavio Stasi - che ha avuto il coraggio di abbattere ecomostri, che ha sgomberato occupazioni abusive con la complicità delle classi politiche precedenti.
Abbiamo osato presentarci a Roma, senza nessuna raccomandazione, nessun aggancio, per realizzare alcuni tra i progetti migliori d’Italia, cose che non piacciono ad un pezzo di potere di questa regione".
"Oggi sono tutti schierati contro questa amministrazione, tutti i centri di potere regionale e cosentini, è perché non temono me, hanno paura di Corigliano Rossano, perché se governata con autonomia dà fastidio.
"Oggi sono tutti schierati contro questa amministrazione, tutti i centri di potere regionale e cosentini, è perché non temono me, hanno paura di Corigliano Rossano, perché se governata con autonomia dà fastidio.
Noi vogliamo contribuire a farla crescere in libertà, così come abbiamo fatto in questi anni, relazionandoci non con la filiera dell’aggancio, degli amichetti di partito che possono pure tenersi, ma sulla base della legalità.
Tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo realizzato senza agganci, senza 'mmasciate, solo con la competenza. Per la prima volta in questa città abbiamo assunto decine di persone tramite il centro per l’impiego".
E non poteva mancare da parte del candidato Flavio Stasi un riferimento sulla sanità e sul doppio ruolo del Governatore Roberto Occhiuto che è anche commissario ad acta della sanità oramai da due anni e mezzo.
E non poteva mancare da parte del candidato Flavio Stasi un riferimento sulla sanità e sul doppio ruolo del Governatore Roberto Occhiuto che è anche commissario ad acta della sanità oramai da due anni e mezzo.
Il Governatore della Calabria, On. Roberto Occhiuto
"Venga a vedere - ha affermato Flavio Stasi, rivolgendosi al Governatore Occhiuto - l’ospedale e non a fare comizi, così verificherà come lo ha ridotto.
E la smettesse con la barzelletta delle responsabilità altrui come se fosse presidente da due mesi, mentre una Regione di incompetenti devasta la nostra terra dal 2021.
L’unico regalo che ci ha fatto sono i 3 milioni di euro donati alla sanità privata".
E concludendo Flavio Stasi ha rimarcato una linea divisoria per chi andrà alle urne l'8 e 9 giugno, "da un lato la 'mmasciata, la tac, le visite, il piacere, l’amico alla Regione, la telefonata al dipartimento per chiedere di pulire un fiume; dall’altra una città libera, autonoma, che lavora, che aspira al modello della fatica e della coerenza.
E concludendo Flavio Stasi ha rimarcato una linea divisoria per chi andrà alle urne l'8 e 9 giugno, "da un lato la 'mmasciata, la tac, le visite, il piacere, l’amico alla Regione, la telefonata al dipartimento per chiedere di pulire un fiume; dall’altra una città libera, autonoma, che lavora, che aspira al modello della fatica e della coerenza.
Ai cittadini la scelta".
Redazione