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Il sogno di Mario Occhiuto, anche se lo stesso senatore di Forza Italia lo smentisce con forza, il che spesso in politica equivale ad una conferma, è quello di essere eletto primo sindaco della grande Cosenza. 

 
E con il potere che ha acquisito negli ultimi anni la famiglia Occhiuto non è certamente un sogno campato in aria.
 
Ovviamente gli ordini della scuderia capitanata dai fratelli Occhiuto e composta dai fedelissimi indicano il nome di Pierluigi Caputo, attuale vice presidente del consiglio regionale. Ma tale indicazione è pura strategia politica nella quale i fratelli Occhiuto sono dei maestri.
 
Non per nulla la famiglia Occhiuto è riuscita ad arginare la ex potentissima famiglia Gentile. Quella famiglia che nel 2002 costrinse il giovane consigliere regionale di Forza italia, Roberto Occhiuto, eletto con migliaia di voti nelle elezioni regionali del 2000, a trasmigrare nell'Udc per poi ritornare nel partito berlusconiano nel 2013.
 
Ma nella vita gli equilibri cambiano ed oggi Roberto Occhiuto è il politico più potente della Calabria con il ruolo di vicesegretario nazionale di Forza Italia mentre l'ex potentissimo sottosegretario Antonio Gentile è ancorato alla speranza sempre più fattibile di un rientro del figlio Andrea Gentile alla Camera nel gruppo di Forza Italia. Una posizione subalterna agli Occhiuto.
 
L'identica posizione subalterna vissuta in consiglio regionale dalla consigliere regionale Katya Gentile, figlia dell'On. Pino Gentile, che per non sottostare a tale subalternità ha avuto il coraggio di abbandonare Forza Italia e passare nel gruppo misto in attesa di una definitiva collocazione nella Lega.
 
L'ex consigliere regionale Pino Gentile, l'ex sottosegretario Antonio Gentile, l'ex deputato Andrea Gentile ( prossimo al rientro) e la consigliere regionale Katya Gentile
 
Partito che ha conquistato il ruolo di unica e vera opposizione allo strapotere del Governatore Occhiuto con capofila la deputata Simona Loizzo che, soprattutto sulla sanità, non lesina critiche al Governatore nella sua veste di Commissario ad acta della sanità in Calabria.
 
Ma, ritornando al senatore Mario Occhiuto  vi è da chiedersi se riuscirà concretamente a coronare il suo sogno.

Sindaco di Cosenza per ben 10 anni, anche se amava definirsi un architetto prestato alla politica ed oggi, invece, oramai un politico navigato, dal 2011 al 2021, fu amatissimo soprattutto nei suoi primi cinque anni di guida del municipio bruzio.
 
Ma Cosenza è una piccola città di provincia con 65.000 residenti e non più di 50.000 abitanti "reali", e le "voci" sui personaggi pubblici più in vista si rincorrono molto velocemente.
 
La vulgata cosentina sostiene che il senatore Mario Occhiuto abbia cambiato radicalmente il suo modo di agire. Infatti la Vulgata sostiene che sia più disponibile come un tempo ad incontrare e ascoltare i cosentini.
 
In effetti non ha aperto in città alcuna segreteria politica e la sua proverbiale empatia sembra essere solo un ricordo del tempo che fu sostituita da quello che appare essere una vera e propria fuga dalla città.
 
Anche nei corridoi dei Palazzi romani lo strapotere della famiglia Occhiuto che comprende anche la sottosegretaria Matilde Siracusano, compagna del Governatore Roberto Occhiuto, sembra che inizi a creare qualche perplessità.
 
Non solo gli elettori addebitano alla famiglia Occhiuto la chiusura nel solito cerchio magico che caratterizza tutti i potenti ma anche i partiti alleati alla Regione, Fratelli d'Italia e Lega, scalpitano per gli angusti spazi nei quali sono costretti a rimanere.
 
Mario Occhiuto vinse le elezioni del 2011 al ballottaggio con Enzo Paolini grazie ai voti di Nicola Adamo che rivendicò pubblicamente la scelta. 
 
Cinque anni dopo, da antagonista politico, Nicola Adamo fece, paradossalmente, un favore ancora più grande ad Occhiuto con le dimissioni di massa del febbraio del 2016. 
 
L'elettorato percepì che il sindaco uscente avesse contro la famiglia Gentile e la famiglia Adamo e, per riflesso, lo premiarono con oltre il 60% dei voti. 
 
Mario Occhiuto difese il viale Parco ma appena un anno dopo ne consentì di fatto lo smembramento con un accordo sbagliato con l'allora Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio.
 
Ad ottobre 2021 il suo candidato a sindaco, Francesco Caruso, fu sconfitto dall'altro Caruso, Franz, attualmente alla guida della città. 
 
Ora il disegno politico perseguito dal senatore Occhiuto è quello di giungere nel minor tempo possibile alla grande Cosenza e alle conseguenti elezioni. 
 
Ma, nonostante la fattibilità concreta di tale disegno politico, sembra aver perso la sua dote migliore, quella dell'umiltà che lo vedeva presente quotidianamente fra la gente, con i cosentini. 
 
Il rinnovato accordo con la famiglia Gentile, intesa quale quella dell'ex sottosegretario Antonio Gentile e del figlio Andrea Gentile, considerando che la famiglia dell'ex consigliere regionale Pino Gentile e della figlia Katya Gentile è oggi su altri lidi, non promette grandi successi elettorali. 
 
E poi nella continua mutazione della politica non è detto che un giorno tutta la famiglia Gentile non possa ricongiungersi magari sui lidi del partito di Matteo Salvini.
 
Quello stesso Salvini che l'ex sottosegretario Antonio Gentile ai tempi del suo massimo fulgore in una famosa intervista oggi sparita da internet non disdegnava definire "soggetto da cure psichiatriche" in riferimento al passato antimeridionalista del "capitano" della Lega.
 
Il tutto mentre il popolo calabrese non sarà mai come il popolo francese, quel popolo che si ribellò all'affermazione di Maria Antonietta di Francia che, avvertita della fame del popolo perchè senza un tozzo di pane, rispose sprezzante "dategli le brioches". 
 
Al popolo calabrese non serve dare  pane e brioches. E' un popolo servo per natura, per cultura e per innata schiavitù e sarà sempre pronto a servire i suoi padroni.
 
Redazione
 
 

Editoriale del Direttore