Header Blog Banner (2)

Sfida all'ultimo voto per Lega e Forza Italia per le prossime Europee dell'8 e 9 giugno. 

 

Tutti i dirigenti dei due partiti sono impegnati nel reclutamento di più amministratori possibili o di ex candidati che sono conosciuti per essere portatori di voti o campioni delle preferenze.

E in nessuna regione d'Italia come in Calabria il voto si identifica con le preferenze.

In Lombardia su 100 votanti solo in 9 esprimono una preferenza e nella Regione Lombardia ha fatto storia l'elezione nell'ultima consultazione elettorale di un consigliere regionale, Jacopo Dozio, eletto con sole 93 preferenze nella lista "Lombardia Ideale - Fontana Presidente" e confluito poi nel gruppo di Forza Italia.

Jacopo Dozio, 32 anni, eletto con soli 93 voti nel Consiglio regionale della Lombardia

In Calabria per essere eletti servono migliaia e migliaia di preferenze. 

In Calabria su 100 votanti ben 98 esprimono la preferenza e tutti votano il candidato.  

I politici professionisti infatti quando traslocano da un partito all'altro portano con loro stessi anche il proprio elettorato che li segue con fedeltà assoluta.

Il loro patrimonio elettorale costruito in anni ed anni di gestione di potere, di favori, di promesse e di accordi vari consente anche il passaggio generazionale da padre in figlio.

Infatti chi ha votato il padre poi tranquillamente vota anche il figlio.

In tale contesto i portatori di voti o campioni delle preferenze sono desiderati da tutti.
 
Forza Italia parte nettamente in vantaggio per il semplice fatto che detiene il potere alla Regione con il Governatore Roberto Occhiuto che comanda praticamente tutto e che agli alleati lascia solo briciole.
 
Nelle elezioni Europee del lontano 2019 la Lega in Calabria prese il 22,6%, la bellezza di 164.915 voti, una cifra enorme ma che poi si è dissolta come neve al sole alle politiche del 2022 quando la Lega in Calabria ha ottenuto un miserrimo 5,8% con soli 41.673 nonostante la pletora di consiglieri regionali, parlamentari, amministratori e posti di sottogoverno.
 
Mentre Forza Italia alle Europee del 2019 prese il 13,3% con 97.135 voti e alle politiche del 2022 il 15.6% con 112.213 voti.
 
Ma nelle ultime settimane la Lega con il suo plenipotenziario al Sud, il senatore e sottosegretario Claudio Durigon, si è impegnata molto nella campagna acquisti.
 
Dalla consigliera regionale Katya Gentile, figlia di Pino Gentile, al candidato nelle regionale del 2021 con ben 7.000 voti nella lista di "Coraggio Italia", Frank Santacroce all'ingresso del consigliere Giuseppe Mattiani eletto nel 2021 con Forza Italia con ben 11.290 voti.
 
Tutti personaggi politici che possono vantare migliaia e migliaia di preferenze che in Calabria non sono bruscolini e che presuppongono fortissime ramificazioni nell'elettorato per poter giungere a risultati così roboanti.
 
Chi mai avrebbe potuto immaginare che la Lega fondata da Umberto Bossi e capitanata da Matteo Salvini che ancora oggi sbandiera l'Autonomia Differenziata quale grande vittoria della Lega avesse, un giorno, potuto contare nel profondo Sud della Calabria su ben sei consiglieri regionali su trenta, su due deputati, una senatrice, un assessorato regionale e veri posti di sottogoverno certamente non trascurabili.
 
Ma questa è la politica, soprattutto in Calabria, la politica del cambio casacca continuo, la politica del perseguimento del potere, la politica della preferenza e delle migliaia di preferenze per poter poi pesare nello scacchiere sempre mutevole e multiforme del potere ed della sua gestione.
 
Sarà interessante osservare quanti voti riuscirà a raggranellare la Lega in Calabria nelle consultazioni Europee e valutare quale peso e quale contributo avranno recato i tanti nuovi ingressi o i patti federativi come quello sancito con il movimento Idm, Italia del Meridione, fondato dall'ex consigliere regionale e attualmente sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco.
 
Si potrà vedere quale peso reale avrà la politica di raccolta dei portatori di voti o campioni delle preferenze da parte della Lega.
 
Redazione
 

Editoriale del Direttore