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Matteo Salvini scatenato in una campagna acquisti senza freni. Sullo stile del famoso "Cariglia che nulla vede e tutto piglia". Sarebbe il caso di dire "Salviniglia, che nulla vede e tutto piglia".

E considerato che tale slogan venne coniato dal compianto ex segretario nazionale e più volte Ministro, Giacomo Mancini, in occasione delle elezioni politiche del 4 aprile 1992, è bene ricordare che Antonio Cariglia era in quel tempo il segretario nazionale del Psdi poi deceduto nel 2010, che, in quell'occasione, candidò alcuni esponenti di spicco del vecchio Psi, che si candidarono nel Psdi all'ultimo minuto possibile proprio perchè gli fu negata la candidatura nelle liste del Psi.

Antonio Cariglia, segretario nazionale del Psdi nel 1992

 

Ma poi in quelle elezioni non vennero eletti ne i candidati ex Psi nelle liste del Psdi e ne lo stesso Giacomo Mancini, dopo ben 10 legislature ininterrotte.

L'On. Giacomo Mancini, segretario nazionale del Psi, più volte Ministro e grande meridionalista

Tanti i nuovi ingressi nella Lega, sia sotto forma di alleanza con alcune sigle e sia con singoli personaggi politici.

Emblematico l'accordo con l'Udc di Lorenzo Cesa che sarà probabilmente candidato nella Lega oltre al candidato capolista nella Circoscrizione Sud di Aldo Patricello, eletto nella lista di Forza Italia nel 2019 con oltre 80.000 voti.

Matteo Salvini con Lorenzo Cesa

Non vi è dubbio che Salvini mira a ritornare ad una percentuale a due cifre, almeno il 10% e per tale obiettivo è disposto ad imbarcare di tutto e di più. Da personaggi in politica da oltre mezzo secolo a politici di lungo corso e portatori di voti.

Politici che cambiano casacca come si cambia un vestito e che sono sempre presenti in tutte le elezioni possibili ed immaginabili.

Alla faccia della coerenza e della tanta decantata militanza che nella Lega era sempre stata vantata quale valore politico imprescindibile, ovviamente solo a chiacchiere.

Con una ennesima alleanza, quella con lo scudo crociato siciliano, potrebbe essere candidata in Sicilia e Sardegna ( circoscrizione Isole) Daniela Cardinale, figlia del famoso politico siciliano, Salvatore Cardinale oltre al possibile ingresso nella Lega dell'eurodeputato Raffaele Stancanelli in rottura con il cerchio magico blindato e chiuso da mille cancelli che circonda la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Salvatore Cardinale, noto politico siciliano

Ma tutto ciò non è ancora tutto per la Sicilia. Infatti sembra in dirittura d'arrivo l'accordo con il Movimento per l'Autonomia dell'ex Governatore Raffaele Lombardo.

Nell'Italia centrale il capolista sarà il famoso generale Roberto Vannacci anche se lo stesso sembra essere corteggiato da Fratelli d'Italia ed in modo particolare dal potente Ministro della Difesa, Guido Crosetto

Trattative in corso di Matteo Salvini anche con Giovanni Toti, il Governatore della Liguria che non è molto entusiasta di andare da solo con il suo movimento e con Noi con l'Italia di Maurizio Lupi ad affrontare un quasi certo flop considerando che difficilmente potranno superare la soglia del 4%.

Giovanni Toti, Governatore della Liguria


Tensione anche in Veneto dove, nel caso non passasse la norma presentata dalla Lega di consentire il terzo mandato, non è ancora certa la candidatura dell'amato Governatore Luca Zaia alle Europee.

Ed infine qualche scricchiolio anche in Lombardia dove il potentissimo Ignazio La Russa, Presidente del Senato, chiede più spazio e quindi più nomine soprattutto nella sanità al Governatore leghista, Attilio Fontana.

Richieste inascoltate da Attilio Fontana con Matteo Salvini che, soprattutto nella sua Lombardia, non vuole cedere neanche di un solo millimetro.

Una grande sfida, quindi, fra le forze che compongono il centrodestra con l'appuntamento elettorale delle Europee alle porte, si voterà l'8 e 9 giugno e le liste dovranno essere presentate entro il 9 maggio, che per la prima volta assumerà anche un valore politico nazionale per misurare il gradimento e la forza del Governo targato Giorgia Meloni.

Se ne vedranno delle belle con tiri mancini e colpi bassi.

Per come sono le regole non scritte ma largamente diffuse della politica italiana.

Redazione

 

 

 

 

 

 


Editoriale del Direttore