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"Nel giorno della morte di Matteo Messina Denaro fa rabbia pensare che altri grandi criminali, come Giovanni Brusca o Umberto  Ammaturo o come Franco Pino, siano liberi grazie a quelle leggi che consentirono ai cosiddetti pentiti di poter evitare il carcere e il 41 bis".

 
 Lo afferma l'On. Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. 
 
"C'erano le leggi e le hanno sfruttate - aggiunge l'On. Alfredo Antoniozzi - ma pensare che uno come Brusca non stia in galera fa davvero male". 
 
Matteo Messina Denaro, il giorno dell'arresto
 
"Le mafie oggi sono diverse - continua il vicecapogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia - ma sono sempre un cancro terribile che devasta la nostra democrazia: un cancro che nei decenni passati riguardava prevalentemente il Mezzogiorno ma che oggi si e' esteso nel mondo". 
 
"In questo giorno - conclude l'On. Alfredo Antoniozzi - il nostro pensiero va ai grandi martiri della mafia siciliana e soprattutto al piccolo Giuseppe Di Matteo, vittima di una violenza che non dimenticheremo mai". 
 
Redazione

Editoriale del Direttore