Con la novità dell'ingresso in aula del neoconsigliere regionale, Antonello Talerico, che subentra alla consigliera Valeria Fedele, crescono le voci di corridoio di una possibile crescita del gruppo di consiglieri che hanno aderito ad "Azione", il movimento politico fondato da Carlo Calenda che insieme a Matteo Renzi con "Italia Viva" formano il cosiddetto Terzo Polo.
Antonello Talerico , che è anche consigliere comunale a Catanzaro, sostiene il Sindaco di centrosinistra, Nicola Fiorita, e da tempo non è più in sintonia con Forza Italia, partito nel quale si candidò nel 2021 nella circoscrizione centro e nel quale prese ben 6.718 voti.
Lo stesso neoconsigliere regionale ha dichiarato di essere incompatibile con il coordinatore regionale di Forza italia, Giuseppe Mangialavori.
Il deputato e coordinatore regionale di Forza italia, Giuseppe Mangialavori, con Silvio Berlusconi
E' probabile che, dopo un previsto colloquio con il Governatore Roberto Occhiuto il neoconsigliere possa aderire a Forza Azzurri" ma vi è anche chi sostiene che potrebbe anche essere attratto dal partito di Carlo Calenda, "Azione".
In tal caso con i consiglieri De Nisi e Graziano, che hanno già aderito, si potrebbe formare il gruppo regionale di "Azione".
Gruppo che per essere costituito necessita a norma di regolamento di almeno tre consiglieri regionali.
E non basta. Circola anche voce di un possibile ed ulteriore ingresso nel gruppo di "Azione" e si vocifera di un consigliere regionale eletto nell'opposizione. Anche in questo caso circolano più voci.
Fra le tante voci anche quella che il giovane consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, eletto nelle liste del candidato Presidente Luigi De Magistris e poi passato nel gruppo misto si stia guardando intorno per una eventuale e nuova scelta politica.
Non vi è dubbio che in generale a Palazzo Campanella l'attrazione del partito di Calenda sia considerevole.
Anche perchè la scelta di Carlo Calenda di non creare alcun vincolo nazionale ed unico nelle alleanze locali consente al possibile nascente gruppo di rimanere in Calabria nell'ambito del centrodestra di governo.
Vi è anche chi sostiene che il vero regista della prossima costituzione del gruppo dei Calendiani sia lo stesso Governatore Roberto Occhiuto che, evidentemente, conoscendo bene l'arte della politica ed essendo in politica con ruoli importanti sin dal 2000 quando, appena trentenne, venne eletto in consiglio regionale con Forza Italia, confida sul fatto che Calenda e Renzi possano rappresentare in futuro quel centro che oggi, rappresentato da Forza Italia, somiglia sempre più ad un piccolo centro o ad un "centrino".
Infatti, mai come oggi, il centrodestra di un tempo sia oramai solo ed unicamente una forza di pura destra a trazione Fratelli d'Italia.
Non vi è dubbio che oramai Forza Italia sia sul viale del tramonto legata come è in modo indissolubile al suo fondatore e padre - padrone Silvio Berlusconi che non nominerà mai e poi mai un suo erede politico.
E non vi è nessun dubbio che Calenda e il suo partito possa divenire un giorno l'ago della bilancia all'interno del Consiglio regionale dove oggi impera con un potere assoluto degno di un monarca il Governatore Roberto Occhiuto che vive oggi il momento magico in una regione dove ancora esiste Forza Italia, la regione più azzurra del Paese.
Redazione