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Quando nel dicembre 2021 il Governatore Roberto Occhiuto completò la nomina della giunta regionale tutti erano in attesa del nome del settimo assessore.

Lo stesso Occhiuto seppe creare una forte "suspence" ed attesa nei confronti di una nomina assessorile che doveva essere l'asso nella manica e la grande risorsa per raccordare il PNRR ( il libro dei sogni) con le effettive esigenze di sviluppo del territorio.



Lo stesso Occhiuto accolse la nomina del Prof. Mauro Dolce con toni entusiasti. Rileggiamo la sua dichiarazione quando comunicò alla stampa il nome del "settimo" assessore.

"Nei prossimi mesi e nei prossimi anni arriveranno in Calabria - disse allora il Governatore Occhiuto - centinaia di milioni di euro, tra Piano nazionale di ripresa e resilienza, Fondo di sviluppo e coesione e nuova Programmazione comunitaria.

Risorse importantissime che dovranno essere utilizzate in poco tempo, in maniera virtuosa e rispettando le tabelle di marcia indicate dall'Unione europea.

 

L'On. Roberto Occhiuto, Governatore della Calabria
   

Ma, soprattutto, fondi che dovranno permettere alla nostra Regione di recuperare, almeno in parte, il terreno perso negli ultimi decenni.

Mi occuperò personalmente di questi delicati temi, ma per farlo al meglio avrò bisogno di un braccio destro in grado di muoversi con disinvoltura nei Palazzi romani.

Una personalità riconosciuta nei Ministeri, negli uffici di Palazzo Chigi e nei Dipartimenti che avranno in mano i progetti chiave da avviare e implementare con il Pnrr".
   

"Per questi motivi ho deciso che il settimo assessore della mia Giunta regionale sarà il professor Mauro Dolce, ordinario di Tecnica delle costruzioni dell'Università Federico II di Napoli, Direttore generale del Dipartimento nazionale della Protezione civile e componente del Comitato speciale istituito, con il decreto governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nel Consiglio superiore dei Lavori pubblici con l'obiettivo di esprimere i pareri di fattibilità tecnico-economica sui progetti finanziati con il Pnrr.

Un uomo che negli anni ha coordinato e gestito tante emergenze, uno specialista in lavori pubblici, un ricercatore ed uno studioso con alle spalle innumerevoli e pregnanti esperienze.

Sarà l'uomo di raccordo tra la Regione e i Ministeri per il Pnrr, ma anche per portare avanti, a 360 gradi, le istanze del nostro territorio".

Ma nonostante i toni trionfalistici del Governatore Occhiuto, le grandi speranze riposte in tale nomine e i tanti annunci connessi, come sempre accade in Calabria,  la stagione dell'assessore Mauro Dolce si è conclusa con le sue dimissioni.

Ed anche la parabola dagli annunci trionfalistici alle dimissioni dell'assessore Mauro Dolce segue l'identico iter dei tanti assessori supertecnici ed esterni che hanno caratterizzato quasi tutte le giunte che si sono succedute alla guida della Calabria almeno negli ultimi 30 anni.

Lunghissimo l'elenco di grandi personalità, di personaggi famosi anche a livello nazionale che, catapultati nel Palazzo del Governo regionale e in un territorio difficile come la Calabria, hanno collezionato flop su flop e che, nella migliore delle ipotesi, compreso cosa significhi operare in Calabria, hanno giustamente preferito dimettersi con la solita scusa degli impegni di lavoro, familiari e quanto altro.

La Calabria è la Calabria e nessuno che proviene dall'esterno può rendersi conto cosa voglia dire entrare nel meccanismo infernale di un palazzo di potere dove tutto è sempre oscuro e nebuloso.

Ovviamente riportiamo anche le solite frasi di prassi che tanto somigliano a tanti altri illustri dimissionari delle giunte calabre del passato.


"Ho riflettuto molto nelle ultime settimane e sono giunto ad un’importante decisione: lascio il mio mandato di assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici della Regione Calabria. Rientrerò nell’Università  per riprendere e concludere le attività di ricerca temporaneamente messe da parte, che, insieme ai miei impegni familiari, mi impedirebbero di svolgere nei modi che ritengo necessari i gravosi impegni - afferma Mauro Dolce - che l’assessorato affidatomi comporta".

E come da solita prassi, seguono le dichiarazioni di ringraziamento per il lavoro svolto del Governatore Occhiuto che sono simili alle parole di ringraziamento dei suoi predecessori quando i "supertecinici" esterni, conosciuta la terra calabra, scappavano a gambe levate dimettendosi sempre per motivi "professionali e familiari".

«Lo ringrazio - afferma il Governatore Occhiuto - per l’impegno profuso e i risultati conseguiti, e per l’onestà intellettuale con la quale ha deciso, per diversi motivi, di fare un passo indietro.

Dolce mi ha comunicato qualche giorno fa questa sua intenzione, ed è rimasto, con grande senso di responsabilità, alla guida del Dipartimento fino ad oggi, dandomi il tempo necessario per individuare un profilo adeguato come assessore nella Giunta regionale: nome che comunicherò nelle prossime ore».

La storia si ripete. Intanto alla Regione si attende il terzo consigliere che vesta la casacca di "Azione" per formare il gruppo regionale di Carlo Calenda, con l'attesa anche di un posto in giunta.

Mentre Fratelli d'Italia continua a lamentarsi del fatto di essere ridimensionata.

Circola voce che tali lamentele potrebbero placarsi qualora il Governatore Roberto Occhiuto decida di affidare l'ambitissima nomina di Direttore Generale dell'Azienda Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura Calabrese ( ARSAC), oggi occupata dal dott. Bruno Maiolo, ad un nome indicato dal partito.

La storia si ripete. Le poltrone sono sempre le amate poltrone.

Redazione


Editoriale del Direttore