Non vi è dubbio alcuno che la notizia eclatante di questa tornata elettorale è stata, per quel che riguarda la città dei Bruzi, la mancata elezione del deputato uscente Andrea Gentile, candidato per la coalizione del centrodestra nel collegio uninominale di Cosenza - Tirreno dove per una differenza di 473 voti è stata eletta la deputata uscente del Movimento 5 Stelle, Anna Laura Orrico.
In effetti è stata una sorpresa e in molti davano per certa l'elezione del giovane Gentile sia per il vento favorevole verso il centrodestra e sia per l'appartenenza dl giovane Gentile alla famiglia Gentile che ha segnato la storia della politica cittadina per almeno gli ultimi 50 anni.
Nell'ordine, On. Pino Gentile, Sen. Antonio Gentile, On. Andrea Gentile e On. Katya Gentile
Ma il rampollo dei Gentile non può rassegnarsi ad un simile risultato e quindi, verrà presentato ricorso elettorale curato dall'avvocato Oreste Morcavallo, esperto in ricorsi elettorali.
Ci sarebbero almeno seimila schede contestate nell'ambito delle sezioni del collegio. Ad ascoltare alcune voci di dirigenti locali di Forza Italia sembra che in molte di queste seimila schede sarebbero stati espressi più voti ai partiti della coalizione del centrodestra, e, quindi annullate e non attribuite al candidato dell'uninominale.
Il ricorso dovrà essere poi discusso dalla Giunta delle Elezioni di Montecitorio che potrebbe anche decidere di ricontare le schede contestate.
Tutto ciò impone tempi molto lunghi.
Nel frattempo rimane il fatto che il 40,3% preso nella città di Cosenza dal Movimento 5 Stelle, il dato più alto in Italia, potrebbe essere anche interpretato come un rifiuto di una politica fatta di famiglie e di tradizioni dinastiche che sono più accettabili in delle realtà monarchiche e feudali che in quelle democratiche.
Anche se, ovviamente, è lecito e sacrosanto che anche chi è figlio di un politico affermato e famoso voglia cimentarsi nell'agone politico.
Redazione