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Chiusura della campagna elettorale ieri per Andrea Gentile, candidato per la coalizione del centrodestra al collegio uninominale di Cosenza. Location della chiusura della campagna elettorale Piazza Riforma presso  la famosa e storica salumeria Scarpelli. 
 
A fare da padrone di casa Gianfranco Scarpelli, fedelissimo dei fratelli Gentile, già direttore generale Asp Cosenza. Con lui la figlia Rita, di recente nominata dirigente del settore farmaceutico della Regione, e il cognato costruttore Giovanni Pianini.

Presente, ovviamente alla cerimonia di chiusura della campagna elettorale tutta la famiglia Gentile. Il papà di Andrea, l'ex senatore ed ex sottosegretario Antonio Gentile, lo zio Giuseppe Gentile per tanti decenni in consiglio regionale, e la cugina Katya, consigliere regionale di Forza Italia. 
 
Le due generazioni politiche della famiglia Gentile 
 
Nella manifestazione sono intervenuti anche i fratelli Roberto Occhiuto, Governatore della Calabria e Mario Occhiuto, già sindaco di Cosenza e candidato al Senato nel plurinominale di Forza Italia.  
 
A dimostrazione di come le due famiglie, quella degli Occhiuto e quella dei Gentile siano oggi in perfetta armonia.
 
L'On. Roberto Occhiuto, Governatore della Calabria, con l'ex sottosegretario Antonio Gentile
 
Sono lontani i tempi delle guerre fratricida, sono lontani i tempi in cui ERoberto Occhiuto abbandonò Forza Italia per aderire all'Udc per i conflitti con l'ex senatore Gentile e sono lontani i tempi nei quali Katya Gentile, figlia di Pino Gentile, da vicesindaco di Cosenza scatenò una guerra infernale contro l'allora Sindaco Mario Occhiuto. 
 
Ma questa è storia del passato. Quello che conta è il presente.
 
Una famiglia politica che ha fatto la storia della politica cittadina con il capostipite, Pino Gentile, che nel lontanissimo 1970 entrò in consiglio comunale con il glorioso Psi della Prima Repubblica.
 
Ben 52 anni di storia che continueranno con la nuova generazione scesa in campo. Una continuità politica che pochi in Italia possono vantare. 
 
Redazione

Editoriale del Direttore