Come in ogni tornata elettorale la prima guerra che si deve affrontare e dove accade di tutto e di più è la composizione delle liste.
E' negli equilibri delle liste, nel nome dei candidati, nel peso elettorale che ciascun aspirante riesce a vantare con un minimo di credibilità e, soprattutto, gli agganci romani che si basano le possibilità concrete di entrare nelle liste stesse con la possibilità di essere eletti. Un mix di rapporti, di parentele, di amicizie, di potere gestito e di tanto altro ancora. E questo vale soprattutto per le liste del centrodestra che viene dato favorito per la vittoria. Infatti non pochi sono i big detentori di pacchetti di voti che scalpitano per avere posti in lista. Analizziamo quanto accade nelle liste della circoscrizione di Cosenza, che prevede nove candidati per ogni lista e che, per effetto della legge che concede la possibilità, per la prima volta, della doppia preferenza di genere, dovrà essere composta da almeno 4 candidati di genere maschile o femminile. Le liste dovrebbero essere sette ( forse otto), La Lista del Presidente che, probabilmente, si chiamerà "Forza Azzurri", le liste di partito, Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Udc, la lista di Coraggio Italia ( quella di Toti e il Sindaco di Venezia, Brugnaro), la lista di Noi con l'Italia, la lista di Maurizio Lupi, e, probabilmente, una ottava lista con "Rinascimento" di Sgarbi. Nella passata legislatura il centrodestra vincendo con il 55% con la compianta Jole Santelli riuscì ad eleggere nella circoscrizione cosentina ben 6 consiglieri regionali. Due in Forza Italia, l'attuale assessore regionale Gianluca Gallo, il più votato, e Antonio De Caprio, Giuseppe Graziano per l'Udc, Pietro Molinaro per la Lega, Caputo Pierluigi nella lista del Presidente e Luca Morrone per Fratelli d'Italia. Ovviamente tutti gli uscenti saranno ricandidati. Probabilmente solo per Luca Morrone la candidatura sembra essere incerta per l'applicazione del cosiddetto codice etico. Candidatura che verrebbe compensata con la presenza in lista della moglie, Luciana De Francesco, dello stesso Luca Morrone, lMa per Fratelli d'Italia è certa la candidatura da capolista dell'assessore Fausto Orsomarso che non dovrebbe avere rivali nella lista. Per Forza Italia certa la ricandidatura dei due uscenti con una novità non trascurabile. Potrebbe entrare in lista Giovanni Greco, il sindaco di Castrolibero, molto legato ad Orlandino Greco, leader dell'Idm, a sua volta in questo momento politico in sintonia con l'assessore Gianluca Gallo. La sua candidatura forte dell'appoggio dello strutturato movimento Idm ( Italia del Meridione, che da sempre si è caratterizzato in battaglie contro Berlusconi e Salvini), potrebbe far saltare l'eventuale rielezione del consigliere uscente De Caprio. Per la Lega la lotta è fra il consigliere regionale uscente, Pietro Molinaro, e la new entry, Simona Loizzo, che forte dell'appoggio della potente famiglia Gentile, potrebbe riuscire a scalzare l'uscente Molinaro. Molto più ingarbugliata la situazione nelle tre liste centriste, l'Udc, Cambiamo di Toti e Brugnaro e Noi con l'Italia. Nelle tre liste centriste, molto affollate di richieste, dovrebbero trovare posto l'uscente Graziano nell'Udc, Piercarlo Chiappetta ed altri candidati che tentano la scalata a Palazzo Campanella. Nessun problema per la Lista del Presidente o "Forza Azzurri" dove il capolista dovrebbe essere il consigliere uscente Pierluigi Caputo, da sempre vicinissimo alla famiglia Occhiuto, anche se vi è chi pensa che Pierluigi Caputo potrebbe essere candidato nella lista di Forza Italia e che nella lista "Forza Azzurri" potrebbe trovare asilo Piercarlo Chiappetta. Non è dato sapere se della partita farà parte anche l'On. Pino Gentile che, ovviamente, tenterà di tutto per entrare in qualche lista e ritornare alla Regione dove è stato per ben sette legislatura, cioè 35 anni, esattamente dal 1985 al 2020, record nazionale che nessuno potrà mai battere.