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Si accende la polemica fra Salvatore Borsellino, fondatore del Movimento delle Agende Rosse e fratello del giudice Paolo Borsellino e l'On. Roberto Occhiuto, capogruppo alla Camera di Forza italia e candidato per il centrodestra a Governatore della Regione Calabria.

La polemica nasce per le dichiarazioni fatte dall'On. Roberto Occhiuto in qualità di capogruppo alla Camera di Forza Italia in merito alla riforma Cartabia. In una recente dichiarazione l'On. Occhiuto aveva sottolineato come , a suo parere, vi sia da parte della magistratura l'eccesso di utilizzo dell'aggravante mafiosa e che questo sia uno dei motivi fondamentali dell'allungamento temporale dei processi. In merito a tale dichiarazione Salvatore Borsellino risponde affermando l'esatto contrario, cioè che "Assolutamente non è vero, anzi è vero il contrario: l'aggravante mafiosa viene riconosciuta ancora troppo poco dai Tribunali". "A parte il rischio di estinzione dei processi  il governo vuol creare una disparità di trattamento: basterà avere l'avvocato giusto per allungare i tempi - afferma Salvatore Borsellino - e vedersi riconosciuta l’improcedibilità dopo l’Appello. Questa riforma falcidia i processi e ignora il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale". E Salvatore Borsellino, fondatore del Movimento delle Agende Rosse - replica anche all'obiezione della Ministra Cartabia secondo cui con il potenziamento degli organici si potrebbe rispettare i 2 anni per il processo d'appello e l'anno per il terzo grado in Cassazione. "Si tratta di una promessa che da anni ci sentiamo fare. A questo punto, se veramente dicono che questa è la volta buona, prima potenzino gli organici e poi procedano con la riforma". Inoltre Salvatore Borsellino quale primo firmatario di un appello rivolto alla Ministra Cartabia ha mobilitato tutto il mondo dell'antimafia sociale e civile per indurre il Governo a rivedere alcuni punti della Riforma.
Redazione


Editoriale del Direttore