Nel variegato mondo del centrodestra sono così certi della vittoria del candidato Roberto Occhiuto che già circolano i nomi dei probabili assessori. In effetti vi ha pensato il centrosinistra ad assicurare la certezza della vittoria del centrodestra con la girandola di nomi dimenticando che la legge elettorale regionale non prevede il ballottaggio e neanche il voto disgiunto e vince chi prende un voto in più. Purtroppo la sindrome suicida del centrosinistra che porta il nome dell'eterna divisione ha colpito ancora senza considerare quanti personaggi discussi e chiacchierati del Pd sottobanco faranno votare il centrodestra con la speranza di avere un piccolo strapuntino di potere rispettando quel patto trasversale tipico della storia politica regionale. Ed in tale contesto fioccano i nomi. Molto quotata la possibilità che il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, possa essere chiamato all'assessorato al bilancio in quota esterno della Lega che ha già ottenuto la vicepresidenza con Nino Spirlì, vicepresidenza che sarà abbinata all'assessorato alla cultura. In quota Forza Italia dovrebbe essere riconfermato Gianluca Gallo e dovrebbe ritornare in auge l'On. Pino Gentile con l'assessorato ai lavori pubblici. Un ritorno a 78 anni dopo una breve pausa di soli diciotto mesi e dopo ben 35 anni (sette legislature dal 1985 al 2020 di presenza in consiglio regionale). Per l'Udc rimane in pole position l'assessore Francesco Talarico nonostante qualche piccolo problema giudiziario che nel centrodestra ipergarantista e odiatore dei pochi magistrati che lavorano è oramai un punto a favore nel curriculum. Nessun problema per la riconferma di Fausto Orsomarso, pupillo e fidatissimo di Giorgia Meloni. Alla fine della favola, in realtà, i cambiamenti sono ben poca cosa ma i calabresi non sono inclini al cambiamento, alle rivoluzione, al nuovo. Si fidano dell'esperienza e dell'usato sicuro. Pandemia o non pandemia, sanità distrutta, disoccupazione, giovani che emigrano e crisi economica senza precedenti sono delle inutili bazzecole e non contano nulla. L'importante è votare il compare, l'amico dell'amico e praticare il voto di scambio per confermare sempre i soliti professionisti della politica e votare le solite famiglie presenti in politica da decine e decine di anni. Nei secoli dei secoli,.Amen.
Redazione