Il lavoro in Calabria è stata sempre una merce rarissima ed oggi ancor più in un momento di crisi gravissimo dovuto alla Pandemia che ha inferto un colpo gravissimo ad una terra già debole strutturalmente per sua natura e per una clesse politica imbelle e carnefice della propria terra.
Tante le vertenze aperte e fra questa anche la sorte di ben 250 lavoratori legati alle Terme Luigiane. E sulla vertenza che interessa ben 250 famiglie interviene Carlo Tansi, fondatore del Movimento Tesoro Calabria ed impegnato con Luigi De Magistris (in un inedito "Tan...Dem" "le iniziali dei loro nomi) per un vero cambiamento)ad offrire per le prossime regionali un nuovo progetto politico di cambiamento e di nuova speranza in una terra dove finanche sperare è divenuto arduo e difficile. "C'è da sempre un dilemma con cui fare i conti, soprattutto in Calabria, quando - afferma Carlo Tansi - ci si determina di stare a fianco dei meno privilegiati, ossia se tale presa di posizione possa pure comportare, in parecchie situazioni, l'inevitabile difesa di quanti li usano o strumentalizzano per trarne profitto facendo pressione sull'opinione pubblica, e quindi sulla politica, affinché i più deboli siano 'salvati' con ad esempio conseguenti grossi vantaggi per i proprietari di un'azienda in cui sono occupati che altrimenti chiuderebbero 'baracca e burattini'. Ecco perché, e voglio precisarlo a chiare lettere, il mio intervento odierno è soltanto indirizzato a sostenere in tutto e per tutto dei lavoratori, da sempre l'anello debole della catena in qualsiasi contesto, che subiscono immancabilmente le scelte della parte datoriale da cui sono stipendiati e soprattutto della politica, non meno opportunista di coloro i quali devono trarre profitto dalle rispettive attività. Semmai il contrario".
"Credo però sia doveroso a...prescindere supportare questa gente che nella difficile fase corrente potrebbe ritrovarsi in mezzo a una strada in preda a un'emergenza assoluta. Senza un euro in tasca, insomma. Mi preme allora sollecitare - conclude il fondatore del Movimento Tesoro Calabria - la Regione, che in base alla legge avrebbe un ruolo da protagonista nella vicenda ma finora ricoperto all'insegna della più totale inerzia, e le due amministrazioni municipali citate in precedenza. Che, qualunque sia lo sbocco finale dell'ormai annosa querelle fra enti pubblici a ogni livello e impresa privata, dovrebbero avere l'imperativo categorico di salvaguardare il tasso occupazionale della loro area di pertinenza. Sempre e comunque. Perché il resto sono vuote chiacchiere fatte da chi coltiva interessi, diversi e particolari, sulla pelle di brave persone, che hanno il solo torto, lo dico per paradosso come ovvio, di voler continuare a guadagnarsi il pane onestamente e con sacrificio".