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Si attende nella settimana o, al massimo nella prossima, l'ufficializzazione della candidatura a Governatore per la coalizione di centrodestra. Scontata la scelta da parte di Forza Italia, partito che nonostante sia quotato intorno all'8%, rivive una sua nuova primavera avendo nominato ben tre Ministri nel Governo Draghi.

Un partito che sembrava morente si è, invece, contro ogni pronostico, nuovamente un ruolo determinante di Governo oltra al rapporto di amicizia e di stima molto forte e di lunga data fra l'oramai eterno Silvio Berlusconi e lo stesso Draghi. In tanti pronosticavano per il deputato Roberto Occhiuto un ruolo di viceministro, sottosegretario o di capogruppo alla Camera ma sembra che lo stesso sia orientato, invece, alla candidatura di Governatore. Sul quotidiano "Il Giornale" infatti non viene menzionato il nome di Roberto Occhiuto fra i papabili di un viceministero o di un sottosegretariato e nel ruolo di capogruppo alla Camera si legge il nome del deputato Giorgio Mulè. Altro indizio che avvalora l'ipotesi della sua candidatura a Governatore. E questa volta la Lega, silente sull'argomento, non porrà alcun veto per come ha fatto nel 2020 quando si oppose fortemente alla candidatura di Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, probabilmente pilotata anche da manovre interne alla stessa Forza Italia. Ma oggi la situazione politica è molto diversa. La Lega che, rinnegando se stessa passando da antiEuropeista, sovranista e populista a fervente Europeista, difficilmente potrà riconfermare il 12,2% (ben 95.400 voti) che prese il 26 gennaio 2020 con l'elezione di ben quattro consiglieri regionali.

Redazione
 

Editoriale del Direttore