Negli ultimi giorni nel centrosinistra in febbrile attesa di un sempre più probabile rinvio della data delle elezioni regionali che dovrebbero slittare dal 14 febbraio al 28 marzo (Covid permettendo) ha suscitato ampio clamore la probabile candidatura a Governatore in Calabria del Sindaco di Napoli ed ex magistrato, Luigi De Magistris, supportato dal suo movimento "DemA" e da altre forze ed associazioni di sinistra.
Ad intervenire nel dibattito su una eventuale candidatura dell'ex magistrato che in Calabria tutti ricordano per la sua famosa indagine denominata "Why Not", è il fondatore del Movimento "Tesoro Calabria", Carlo Tansi, che ha già annunciato la sua candidatura a Governatore con le sue tre liste. "Ho appreso dagli organi di stampa - afferma Carlo Tansi - che per la costruenda coalizione di centrosinistra PD-Movimento 5 Stelle si potrebbe proporre candidato alla presidenza della Regione Calabria Luigi De Magistris, attuale Sindaco di Napoli in scadenza del mandato decennale. In verità l'interessato non ha confermato ma non ha nemmeno smentito. La notizia non mi coglie né indifferente né impreparato, anzi, se l'attuale sindaco di Napoli volesse offrire - da una diversa prospettiva rispetto a più di dieci anni orsono quando rivestiva il ruolo di magistrato - il suo diretto contributo per favorire il riscatto sociale, civile e democratico della nostra regione, sarebbe già un primo passo verso la possibilità di un radicale cambiamento della gestione politica e burocratica che il Movimento Civico Tesoro Calabria auspica da tempo. Ma il problema principale resta il vero ed integrale ricambio della rappresentanza politica che andrà a governare la Calabria dai seggi del Consiglio Regionale, che è il motivo per cui sono stato costretto ad abbandonare il "tavolo di confronto" organizzato dal PD". "Vorrei chiedere a De Magistris - continua il fondatore del Movimento "Tesoro Calabria" - se accetterebbe di guidare una coalizione avendo nelle liste ex Consiglieri Regionali, ex Assessori e uomini politici che ricoprendo incarichi di governo o sottogoverno, hanno contribuito alle attuali condizioni di sfacelo in cui è stata ridotta la Regione più bella ma anche più povera d'Italia. Mi riferisco esplicitamente ai consiglieri Guccione (che siede sugli scranni del consiglio regionale da ben oltre 20 anni!), Bevacqua, Irto, Aieta e affini, e a soggetti riferibili, a vario titolo a Incarnato, Adamo-Bruno Bossio, Sebi Romeo e affini…. e ad altri soggetti similari che in questo momento possono sfuggirmi. Io mi sono rifiutato di accettare le candidature di tali soggetti e, dal primo incontro, ho precisato - ai rappresentanti del PD e agli altri esponenti convocati al "tavolo" - questa mia richiesta che, insieme alla scelta in tempi brevi di un candidato alla presidenza, ha rappresentato il motivo del mio definitivo abbandono del tavolo stesso, in quanto nodo principale mai sciolto all'interno di una coalizione regionale che aspirava a essere - ahimè solo a parole - erede naturale della migliore tradizione riformista". "Luigi De Magistris, qualora volesse candidarsi, dovrebbe - conclude Carlo Tansi - chiarire il suo pensiero sull’attuale classe politica. Se anche egli dichiara, come ho fatto io, indispensabile l’esclusione dalle candidature degli attuali proprietari di scranni regionali che ho citato sopra, allora le possibilità di offrire un’alternativa seria e concreta di rinnovamento morale ed etica della classe politica calabrese, diventa più che concreta". In sintesi se Luigi de Magistris fosse in grado di attuare nell'ambito del centrosinistra una vera rivoluzione copernicana non è detto che il civico "Tansi" non sia disposto al dialogo. Ma come tutti sanno nel Pd tutto ciò sarà praticamente impossibile e, quindi, non cambierà nulla di nulla, come sempre nella terra di Calabria.