Nei giorni scorsi il magistrato Eugenio Facciolla, l'ex magistrato e già sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e Francesco Saccomanno sono stati gli ospiti della seguita presentazione del libro "Sodomia" di Saverio Di Giorno presso la libreria Ubik di Cosenza.
Nel libro, il giornalista Saverio Di Giorno ripercorre alcuni momenti salienti della storia della ‘ndrangheta cosentina anche attraverso le dichiarazioni inedite dell’ex collaboratore di giustizia Franco Garofalo.
L’occasione è quella di un incontro storico tra le due personalità che hanno attraversato la storia di questo territorio.
Per Eugenio Facciolla l’occasione per ripercorrere alcune delle sue inchieste.
Per Eugenio Facciolla l’occasione per ripercorrere alcune delle sue inchieste.
Pm nel primo grado del maxiprocesso alla ‘ndrangheta bruzia scaturito dall’inchiesta“Garden”, ma non solo.
Sua è l’inchiesta relativa al terribile caso dell’Istituto Papa Giovanni di Serra d’Aiello e la riapertura del caso Bergamini.
Tema che suscita immediatamente da parte del numeroso pubblico intervenuto un sentito e spontaneo applauso.
"In una delle ultime occasioni un comandante della Guardia di Finanza - afferma Eugenio Facciolla - venne nel mio ufficio e mi disse “questa indagine la devo fare con due o tre uomini, quelli di cui mi fido”.
"In una delle ultime occasioni un comandante della Guardia di Finanza - afferma Eugenio Facciolla - venne nel mio ufficio e mi disse “questa indagine la devo fare con due o tre uomini, quelli di cui mi fido”.
La descrizione del clima nel cosentino è un punto sul quale il valente magistrato torna più volte.
«C’è chi si gira dall’altra parte e fa carriera, io non mi sono mai girato», tuona Eugenio Facciolla.
Poco distante, l’ex magistrato Luigi De Magistris ascolta con attenzione e concorda su alcuni punti e su alcuni nomi.
In proposito acciolla aggiunge che a Cosenza "si uccideva in pieno giorno, nel centro cittadino, perché c’era consapevolezza e certezza di impunità".
Nel libro, il giornalista Saverio Di Giorno ripercorre alcuni momenti salienti della storia della ‘ndrangheta cosentina anche attraverso le dichiarazioni inedite dell’ex collaboratore di giustizia Franco Garofalo.
Il libro "Sodomia" di Saverio Di Giorno con prefazione di Otello Lupacchini
Personaggio di primo piano degli anni turbolenti della città dei Bruzi che decise di rompere con il passato e collaborare con la giustizia nel lontano 1995.
Dichiarazioni rese dinanzi alle forze dell’ordine in esclusiva all’autore e nelle quali parla delle connivenze con l’avvocatura, degli affari con parti delle istituzioni e delle metodiche e collaudate insabbiature di inchieste e indagini.
Sulla ricostruzione il magistrato Eugenio Facciolla interviene affermando di ritenerla "una ricostruzione particolarmente interessante, fondata su processi e su sentenze che sono definitive e quindi da questo punto di vista è quanto mai rassicurante quello che riferisce".
Il libro si avvale anche di una interessante e forbita prefazione dell’ex procuratore generale Otello Lupacchini nella quale ripercorre i punti salienti della sua oramai arcinota ispezione sul Tribunale cosentino ( la Relazione Lupacchini dei primi anni 2000) e le manovre messe in atto per depotenziarla.
L’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ci tiene a sottolineare anche lui la rete familistica e di affari che garantisce impunità e impedisce le denunce.
L’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ci tiene a sottolineare anche lui la rete familistica e di affari che garantisce impunità e impedisce le denunce.
"Io avevo la fila fuori dall’ufficio, il calabrese non è connivente e omertoso. È svelto, se sa che il magistrato al quale deve rivolgersi frequenta abitualmente quelli che dovrebbe denunciare, il calabrese non è omertoso ma è furbo. Come hanno visto le inchieste di cui mi occupavo, c’era la fila".
Quindi ricostruisce gli anni che gli sono costati l’esilio dalla procura.
“I proiettili istituzionali hanno sostituito il tritolo” perché le campagne mediatiche e le indagini “colpiscono la reputazione”.
Descrive così la strategia Luigi De Magistris.
Quando toccò a Pittelli invece: “Per evitare fughe di notizie secretai il provvedimento e iniziarono le perquisizioni. Il pomeriggio del 21 marzo 2007 mi fu tolta l’indagine dal procuratore. Sei mesi prima il figlio della moglie del procuratore era stato assunto nella società di Pittelli e il procuratore aveva fatto fideiussione”.
A distanza di ben 11 anni l'ex componente del Csm, Luca Palamara, nel suo famoso libro "Il Sistema" afferma candidamente che sulla vicenda De Magistris all’epoca "il sistema si difese dimostrando di avere gli anticorpi".
Gli ospiti rivendicano non solo il diritto a dire la propria versione dei fatti di cui sono diretti testimoni, ma rivendicano anche il sacrosanto dovere di farlo per ristabilire la verità.
Gli ospiti rivendicano non solo il diritto a dire la propria versione dei fatti di cui sono diretti testimoni, ma rivendicano anche il sacrosanto dovere di farlo per ristabilire la verità.
Il pubblico è numeroso, silenzioso, attento e partecipe.
Le persone colgono i riferimenti, reagiscono e applaudono.
Dimostrano di conoscere molti fatti, di essere attenti e di essere interessati a quelli che non conoscono.
Se la speranza è messa a rischio, la memoria è forte.
E raccontare con un libro storie e fatti è anche e soprattutto un contributo alla memoria.
Come un contributo alla memoria sono le affermazioni da testimoni diretti di Eugenio Facciolla e Luigi De Magistris.
Redazione