Tutta l'area urbana cosentina compresa anche la popolazione studentesca dell'Unical somma a circa 130 - 140.000 abitanti, una città di medie dimensioni.
Eppure se si analizzano i dati che emergono dalle numerose inchieste giudiziarie in merito al reato di spaccio di sostanze stupefacenti, se si analizzano i dati del Serd, (Servizio per le Dipendenze), i ricoveri presso il Pronto soccorso dell'Ospedale di Cosenza di giovani ragazzi con disturbi dovuti al micidiale connubio di droghe e alcol si evince che il consumo di droghe è in continuo aumento.
Tante le vicende inquietanti che non fanno più scalpore alcuno legate al mondo delle tossicodipendenze come quella recentissima di una bambina di soli due anni ricoverata presso l'Ospedale di Cosenza e fortunatamente fuori pericolo per ingestione certamente casuale e involontaria di sostanze stupefacenti,
E' difficile poter quantificare la massa di individui, oramai appartenenti a qualsiasi classe sociale, che nell'area urbana cosentina fanno uso di droghe, distinguendo, ovviamente il consumatore abituale oramai dipendente e il consumatore occasionale.
Ma certamente considerate le numerose piazze di spaccio ben distribuite sul territorio è abbastanza ragionevole poter affermare che almeno il 5% della popolazione totale faccia uso di droghe. Quindi all'incirca in 6.500 - 7.000.
Una cifra che pone l'area cosentina perfettamente in linea con le percentuali delle grandi città come Roma o Milano, ovviamente nelle debite proporzioni rispetto agli abitanti.
La regina di tutte le droghe rimane la cocaina, la polvere bianca, diffusa ovunque.
Un maxi sequestro di cocaina ad opera della DIA ( Direzione Investigativa Antimafia )
Chissà quanti decessi per infarti, soprattutto di giovani negli ultimi anni, sono stati, in realtà, la terribile conseguenza di un consumo quotidiano di cocaina.
Ma nei confronti di tale fenomeno oramai è sopraggiunta l'assuefazione e l'accettazione passiva dell'esistenza stessa della tossicodipendenza come se la stessa fosse ineluttabile e immodificabile.
E nell'apatia e nel silenzio assordante della società e delle Istituzioni continua a diminuire l'età media della prima assunzione di droghe giunta oramai a 14 - 15 anni, continua a crescere l'uso di droghe sintetiche, pericolosissime soprattutto se utilizzate da giovanissimi con rischi di danno celebrali irreversibili per tutta la vita.
E si paventa anche l'arrivo sulle piazze di spaccio del Fentadyl, la droga degli Zombie, la droga più potente mai esistita equivalente a 50 dosi di eroina.
Una droga che in un solo anno negli Stati Uniti d'America ha causato ben 200.000 morti, la maggioranza dei quali minori dei 30 anni.
Una situazione che in altri periodi avrebbe allarmato qualsiasi comunità.
Ma oggi il senso di comunità è letteralmente scomparso. Ognuno pensa solo a se stesso in uno sfrenato individualismo esasperato dalla ricerca spasmodica della notorietà, del successoe soprattutto dell'arricchimento facile e veloce.
Basti solo immaginare quale vorticoso giro di milioni e milioni di euro che ogni mese genera il fiorente mercato delle droghe nell'area cosentina.
Capitali enormi poi riciclati in una economia sempre più criminale e in un fenomeno, quello della "mafia imprenditrice" che è oramai senza alcun controllo.
Ed ovviamente il tutto nella più grande indifferenza.
Redazione