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Nonostante da anni gli studiosi dell'antimafia abbiano più volte ripetuto che la 'ndrangheta, oramai riconosciuta quale l'organizzazione criminale più potente al mondo, ha la sua forza nel radicamento in tanti Paesi come una modernissima multinazionale si è continuato a sottovalutarla. Ed uno dei Paesi che ha sempre sottovalutato l'ingerenza della 'ndrangheta nel proprio tessuto economico e sociale è certamente la Germania. Solo ultimamente la celebre rivista tedesca "Faz" ha svelato in un articolo in prima pagina l'esistenza di un comitato di controllo, il "Crimine di Germania", che si riunisce almeno una volta l'anno per mediare fra gli interessi delle varia famiglie di 'ndrangheta da anni insediate nella terra di Germania.  "La ‘ndrangheta calabrese organizzata in Germania molto meglio di quanto si immaginasse finora". Lo scrive in un articolo pubblicato in prima pagina la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Nell'articolo si descrive la presunta esistenza "di una cupola, di un gruppo di vertice di controllo definito “Crimine di Germania”, che rappresenterebbe un unicum al di fuori dell'Italia, in un paese europeo". Nell'articolo si legge anche che il "Crimine" avrebbe 9 membri con al vertice un "capo Crimine" e si riunirebbe almeno una volta all’anno. Per la prima volta in Germania "il Bundeskriminalamt (l’Anticrimine tedesco) ne confermerebbe l'esistenza". Ancora una volta l'ulteriore conferma dell'espansione del potere della 'ndrangheta fuori dai confini italiani ed ancora una volta una ulteriore prova della sottovalutazione di un fenomeno che meriterebbe ben altra attenzione e imporrebbe anche un lavoro investigativo, giudiziario e repressivo coordinato fra i vari paesi con una legislatura unica. Basti accennare che la legislazione penale tedesca addirittura non prevede neanche l'esistenza del reato di associazione mafiosa, nonostante la strage di Diusburg degli anni passati abbia destato ampio clamore in tutto il paese germanico.
Redazione

Editoriale del Direttore