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Da Responsabile del Codacons - Cosenza, avv. Pierpaolo Rodighiero, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

"Fondo perduto, dal bonus startup ai sostegni alle attività chiuse: i   contributi a fondo perduto da richiedere entro dicembre 2021.
I diversi contributi a fondo perduto in scadenza per imprese, professionisti e startup a dicembre. Sotto l’albero ci saranno infatti i contributi per le attività chiuse, quelli per le startup, quelli per gli attori economici con ricavi tra i 10 e i 15 milioni e i fondi perequativi per le partite iva. A patto ovviamente di fare domanda in tempo. Ma vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.

Contributi per le attività chiuse: dai ristoranti alle discoteche
Partiamo dagli aiuti per chi ha chiuso a causa della pandemia. Si tratta di un sostegno riconosciuto ai soggetti titolari di partita Iva che esercitano in modo prevalente attività per le quali le misure restrittive adottate per evitare la diffusione dell’epidemia da “Covid-19” hanno disposto la chiusura per un periodo complessivo di almeno 100 giorni tra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio 2021. Per fare richiesta la partita iva deve essere stata attivata in data antecedente al 26 maggio 2021. L’istanza per la richiesta del contributo a fondo perduto va presentata attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate dal 2 dicembre 2021 al 21 dicembre 2021.
L’Agenzia specifica poi che il “contributo attività chiuse” e il “contributo maggiorazione discoteche” non sono alternativi. Con una sola domanda si possono richiedere entrambi. Nel caso delle discoteche la partita Iva deve essere stata attivata in data antecedente al 23 luglio 2021. Non dopo.

Il calcolo degli aiuti per chi ha chiuso
L’ammontare dell’aiuto si basa su un riparto dei fondi stanziati. Per il “contributo maggiorazione discoteche”, le risorse finanziarie stanziate sono ripartite tra i soggetti in possesso dei requisiti che hanno correttamente presentato domanda. L’importo massimo è 25 mila euro per ciascun beneficiario.
Invece per il “contributo attività chiuse”, le risorse finanziarie stanziate sono ripartite in questo modo (a partire da un minimo di 3 mila euro):
3.000 euro per i soggetti con ricavi o compensi per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 non superiori a 400 mila euro. Compresi i soggetti che, avendo attivato partita Iva successivamente al 31 dicembre 2019, non hanno dichiarato ricavi o compensi relativi a tale periodo d’imposta;
7.500 euro per i soggetti con ricavi o compensi per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 superiori a 400.000 euro e fino a euro 1 milione di euro;
12.000 euro per i soggetti con ricavi o compensi per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 superiori a 1 milione di euro.

La domanda entro il 21 dicembre
Come detto, la domanda per la richiesta del contributo a fondo perduto va presentata attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate dal 2 dicembre 2021 al 21 dicembre 2021. L’istanza deve contenere: il codice fiscale del soggetto richiedente, i dati relativi alla sussistenza dei requisiti, le sezioni dedicate alle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà relative al possesso dei requisiti e al non superamento dei limiti massimi di aiuti di Stato previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020, l’Iban del richiedente il contributo, la firma e la data di sottoscrizione dell’istanza.

Il fondo perequativo per le partite Iva
Infine ci sono le partite Iva. Fino al 28 dicembre è possibile fare domanda per chiedere il contributo a fondo perduto cosiddetto «perequativo» previsto dal Decreto Sostegni. L’ammontare del contributo, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, è determinato applicando una percentuale «variabile» alla differenza tra il risultato economico 2019 e il risultato economico al 31 dicembre 2020, diminuita degli eventuali contributi a fondo perduto già riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate. Ma vediamo i singoli casi.

Il calcolo per il contributo a fondo perduto «perequativo»

In particolare, le diverse percentuali applicabili, stabilite con il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 12 novembre 2021, sono legate ai ricavi:
30% se i ricavi e i compensi del 2019 sono inferiori o pari a 100.000 euro;
20% se i ricavi e i compensi del 2019 sono compresi fra 100.000 e 400.000 euro;
15% se i ricavi e i compensi del 2019 sono compresi fra 400.000 e 1.000.000 di euro;
10% se i ricavi e i compensi del 2019 sono compresi fra 1.000.000 e 5.000.000 di euro;
5% se i ricavi e i compensi del 2019 sono compresi fra 5.000.000 e 10.000.000 di euro. Il contributo non spetta qualora l’ammontare complessivo dei contributi a fondo perduto già riconosciuti dall’Agenzia delle Entrate sia uguale o superiore alla differenza tra il risultato economico d’esercizio 2019 e quello relativo al 2020. Anche in questo caso l’importo del contributo non può in ogni caso superare i 150.000 euro."


Editoriale del Direttore